Due brillanti operazioni di servizio sono state condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Perugia negli ultimi due giorni. Nello specifico la Tenenza di Norcia e la Stazione di Preci, entrambe dipendenti dalla Compagnia di Spoleto hanno tratto in arresto una donna e un uomo di origine rumena.
Nello specifico, i Carabinieri di Preci hanno arrestato un pericoloso latitante, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale della Repubblica di Spoleto, a seguito di sentenza di condanna a 2 anni e 9 giorni di reclusione per il reato di lesioni aggravate ai danni della moglie. Gravato da diversi precedenti tra cui un tentato omicidio e numerosi reati contro la persona, l’uomo di 39 anni era attivamente ricercato in tutta Italia da circa un anno in considerazione della sua pericolosità sociale aggravata ancor di più dal fatto che aveva minacciato di morte, in diverse occasioni, la moglie e madre dei suoi due figli. La svolta nelle ricerche mai interrotte è avvenuta lo scorso 27 luglio, quando i militari operanti riuscivano a scoprire che lo stesso aveva attivato una scheda telefonica nella periferia sud di Roma, la quale però veniva utilizzata in pochissime occasioni.
Per questo motivo le investigazioni venivano condotte con i più classici metodi di pedinamento e osservazione. L’attività consentiva quindi di scoprire che non molto lontano dal luogo di attivazione e nello specifico nel quartiere Tor Vergata di Roma, risiedevano diversi familiari del ricercato. Venivano eseguiti quindi numerosi servizi di appiattamento per seguire proprio i movimenti di quest’ultimi, in collaborazione con la locale Compagnia di Frascati competente per territorio, che consentivano di identificare l’abitazione a loro in uso e di catturare il latitante nella serata di domenica. Assicurato alla giustizia, l’uomo veniva condotto presso il carcere di Rebibbia dove dovrà scontare la pena.
Arrestata badante – Parimenti importante è l’operazione grazie alla quale i Carabinieri di Norcia hanno arrestato una badante, classe 1973, per il reato di furto aggravato. Nella mattinata di ieri, la stessa si trovava in una stanza dell’ospedale nursino dove era ricoverata l’anziana da lei assistita e all’interno della quale si trovava un’altra donna, anche questa degente nel nosocomio. La prevenuta era riuscita a entrare in confidenza proprio con quest’ultima, approfittandosi della debolezza fisica e mentale della donna ricoverata, tanto da riuscire a carpire l’importante notizia che all’interno del comodino situato di fianco al letto vi erano custoditi 250 euro in denaro contante. Quindi, non appena la vittima si era allontanata dalla stanza per eseguire un accertamento medico, la malintenzionata incominciava subito a rovistare tra gli effetti personali e trovava la somma contante, nascosta nel libretto personale. Fortunatamente, un’infermiera che passava in quel frangente nel corridoio si accorgeva dell’accaduto e contattava immediatamente i Carabinieri. Grazie ai servizi quotidiani svolti in maniera continuativa su tutto l’arco giornaliero e notturno nel territorio nursino, i militari della Tenenza riuscivano a intervenire tempestivamente sul luogo di commissione del reato. Raccolta velocemente la descrizione, gli stessi riuscivano a identificare la donna. La successiva perquisizione consentiva quindi di recuperare il denaro e per questo si procedeva all’arresto in flagranza di reato. La somma veniva restituita alla vittima mentre l’autrice del reato veniva trattenuta nella camera di sicurezza della Compagnia di Spoleto, in attesa della convalida che si svolgerà quest’oggi.