“Seppure la Regione dell'Umbria è una tra le sette in Italia ad aver legiferato in materia, ad oggi la situazione per i lavoratori delle Provincie appare complicatissima.
Circa 250 lavoratori tra Perugia e Terni non hanno ancora la necessaria collocazione ne' certezze sul futuro occupazionale”: a sottolinearlo sono Fp Cgil, Fp Cisl e Fpl Uil.
“Prendiamo atto del lavoro fatto dalla Regione dell'Umbria e in particolare all'assessore Bartolini – scrivono i sindacati in una nota congiunta -, ma le risorse messe in campo ad oggi lasciano ancora troppi problemi insoluti e sopratutto non Garantiscono la continuità del lavoro per tanti lavoratori pubblici che per la prima volta in assoluto rischiano di essere licenziati e di trovarsi disoccupati senza alcuna possibilità di utilizzare misure quali la disoccupazione o la cassa integrazione”.