Dati allarmanti: aumento delle aggressioni nel 2024
In occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione contro la Violenza nei confronti degli Operatori Sanitari e Sociosanitari, il 12 marzo si è svolto a Perugia, nella sala Peccati-Crispolti di Palazzo Broletto, un evento formativo e di confronto. L’incontro ha coinvolto Regione Umbria, aziende sanitarie e ospedaliere, rappresentanti della Consulta delle Professioni Sanitarie e oltre 130 partecipanti, con l’obiettivo di sensibilizzare e promuovere la sicurezza sul lavoro.
L’impegno della Regione Umbria per la sicurezza degli operatori sanitari
La Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha ribadito l’importanza di contrastare ogni forma di violenza nel settore sanitario e sociosanitario, sottolineando l’impegno della Regione nel promuovere percorsi congiunti tra istituzioni, ordini professionali e cittadini.
“Dobbiamo lavorare insieme per contrastare il fenomeno delle aggressioni agli operatori sanitari e sociosanitari – ha dichiarato la Presidente Proietti in un videomessaggio –. I professionisti che dedicano la loro vita alla cura delle persone meritano di lavorare in un ambiente sicuro e rispettoso.”

Dati allarmanti: aumento delle aggressioni nel 2024
Secondo i dati del Centro Regionale per la Gestione del Rischio Sanitario, nel 2024 le segnalazioni di aggressioni sono aumentate del 37% rispetto al 2023, con 207 episodi registrati che hanno coinvolto 262 operatori (+46% rispetto all’anno precedente). Tra le vittime, il 69% sono donne e la fascia d’età più colpita è quella tra i 30 e i 39 anni.
Le categorie professionali più esposte sono:
- Infermieri: 58%
- Medici: 25%
- Operatori Sociosanitari: 9%
Gli episodi di violenza si verificano principalmente:
- Ospedali: 60% (reparti di degenza 42%, pronto soccorso 31%)
- Ambito territoriale: 40% (istituti penitenziari 41%, ambulatori 28%)
La forma di aggressione più diffusa è quella verbale (76%), seguita da quella fisica (18%). Gli autori delle violenze sono perlopiù utenti (64%) e caregiver (33%).
Le istituzioni a confronto per una strategia condivisa

All’evento, coordinato dalla Direttrice Regionale Salute e Welfare, Daniela Donetti, ha partecipato anche il Vicepresidente della Regione, Tommaso Bori, sottolineando la necessità di un monitoraggio costante e di un’azione congiunta tra tutti gli attori del sistema sanitario.
Sono intervenuti esperti del settore, tra cui:
- Giancarlo Marcheggiani, Coordinatore del Centro Regionale per la Gestione del Rischio Sanitario
- Enrica Ricci e Davina Boco, dirigenti della Regione Umbria
- Risk manager delle aziende sanitarie regionali: Laura Paglicci Reattelli, Stefano Trastulli, Gioia Calagreti e Federica Corridoni
Il dibattito si è concluso con una tavola rotonda alla quale hanno preso parte i rappresentanti della Consulta delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie e gli ordini professionali, seguita dalla testimonianza dell’infermiere Giovanni Siesto e dagli interventi di Giuseppe De Filippis, Direttore Generale dell’Ospedale di Perugia, e Piero Carsili, Direttore Generale della Usl Umbria 2.
Prevenzione e nuove strategie nel Piano Sociosanitario Regionale
L’evento ha rappresentato un’opportunità per condividere strategie e azioni concrete per la prevenzione della violenza. Le proposte della Consulta delle Professioni Sanitarie e del Risk Management saranno integrate nel nuovo Piano Sociosanitario Regionale, con l’obiettivo di garantire un approccio uniforme su tutto il territorio e tutelare la sicurezza degli operatori sanitari.