Perugia tiene testa nella classifica del Sole 24 Ore
Il quotidiano economico Il Sole 24 Ore ha pubblicato una nuova classifica che misura la qualità del clima nelle città italiane, basata sull’analisi dei dati raccolti tra il 2014 e il 2024 da 3bMeteo. L’indagine ha preso in considerazione ben 15 indicatori climatici, tra cui caldo estremo, ondate di calore, giorni di pioggia e qualità dell’aria, stilando una graduatoria dei capoluoghi di provincia italiani.
Terni si colloca tra le città con il clima peggiore d’Italia: la cosiddetta “Conca Ternana” occupa infatti la 106ª posizione su 107, con un punteggio di 479,6 punti. Un risultato che la pone penultima nella classifica nazionale, a testimonianza di condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli. Ben diversa è la situazione di Perugia, che invece resiste agli effetti del cambiamento climatico, posizionandosi al 22° posto con un punteggio di 649,7.

Analizzando nel dettaglio i dati, emerge come siano principalmente due gli indicatori in cui Terni segna le peggiori performance a livello nazionale: il caldo estremo e le ondate di calore. Nel primo caso, il parametro misura il numero medio annuo di giornate in cui la temperatura massima ha raggiunto o superato i 35 gradi: Terni ne ha registrate mediamente 45,5 l’anno. Nel secondo indicatore, che considera le serie di almeno tre giornate consecutive con temperatura media superiore o uguale a 30 gradi, la città umbra totalizza una media di 29,1 episodi l’anno.
Terni ottiene inoltre un risultato molto negativo nell’indice di calore percepito, che misura le giornate in cui la temperatura percepita supera i 30 gradi: qui la media è di 100,6 giorni all’anno, un dato che vale il 104° posto nella graduatoria nazionale.
A penalizzare ulteriormente la città dell’Acciaio è l’escursione termica, ovvero la differenza media tra la temperatura massima e quella minima nell’arco della giornata, che si attesta a soli 11,8 gradi: anche questo valore colloca Terni al 106° posto.
Il quadro che emerge fotografa una realtà climatica difficile, caratterizzata da estati torride, scarsa ventilazione e marcata percezione del calore, fattori che influenzano negativamente la qualità della vita dei cittadini. In confronto, Perugia si conferma più resiliente, riuscendo a mantenere condizioni climatiche meno estreme e a limitare l’impatto delle ondate di calore, guadagnando così una posizione di rilievo nella classifica nazionale.
Questi dati, oltre a rappresentare un campanello d’allarme sulla crescente tropicalizzazione del clima italiano, pongono nuove sfide in termini di pianificazione urbana, gestione del verde pubblico e strategie di adattamento climatico.