Proseguono le operazioni tra i comuni di Umbertide, Perugia, Montone e Gubbio, la Regione chiede il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale.
Dopo lo sciame sismico che ha colpito aree dei comuni di Umbertide, Perugia, Montone e Gubbio, alle ore 17 di giovedì 16 marzo erano 860 gli interventi svolti dai Vigili del Fuoco dall’inizio del sisma,avvenuto il 9 marzo, di cui 73 solo nell’ultimo giorno.
Nello specifico 527 interventi sono stati eseguiti per verifiche statiche e sopralluoghi tecnici, 217 per la messa in sicurezza di edifici dissestati e la rimozione di parti pericolanti, 116 per assistenza alla popolazione e il recupero di beni e merci da edifici lesionati.
Attualmente nell’area del cratere sono impegnati 41 Vigili del fuoco e 2 squadre MO.RECS per la valutazione dello stato degli edifici. Sono 274 le persone allontanate precauzionalmente dalle loro abitazioni.
La presidente presidente Tesei invia a dipartimento protezione civile e ministro musumeci relazione per ottenere il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale. chiesto intervento immediato e strumenti per rapida ricostruzione
La Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha inviato a Fabrizio Curcio, capo Dipartimento della Protezione civile, e al Ministro Nello Musumeci la relazione sul sisma con riferimento a intensità, estensione, danni e interventi alla popolazione, al fine di ottenere il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale.

La relazione contiene una dettagliata ricostruzione dell’evento sismico e, nella missiva che l’accompagna, la Presidente Tesei sottolinea come dopo l’immediata sistemazione emergenziale della popolazione la prima notte, attualmente la situazione è stata gestita con grande efficacia e attenzione dalla Regione e dai comuni di Umbertide e Perugia, ma è forte la necessità di un intervento immediato sia per la sistemazione alloggiativa delle persone che hanno le proprie case inagibili, sia per le attività economiche di cui si è resa necessaria la chiusura.
Per questo motivo la Presidente chiede “di trovare al più presto gli strumenti per poter procedere anche ad una rapida ricostruzione, unica possibilità per scongiurare lo spopolamento delle zone colpite” specificando che la Regione Umbria sta procedendo alla ricostruzione post sisma 2016, a cui ha dato una netta accelerazione, e questo nuovo terremoto rappresenta una nuova sfida che la Regione stessa si sente di poter affrontare se supportata adeguatamente dallo Stato.
Per queste ragioni, si legge ancora nella lettera, “si chiede un immediato intervento e quindi la dichiarazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale”.