L’episodio a Umbertide durante il cambio d’ora: sintomi diffusi tra studenti e insegnanti, indagini in corso. I responsabili rischiano l’espulsione
Momenti di paura al Campus Leonardo Da Vinci di Umbertide, dove nella mattinata di lunedì 12 maggio – intorno alle 11:20, durante il cambio d’ora – qualcuno ha spruzzato spray urticante, verosimilmente al peperoncino, all’interno dell’istituto. Le conseguenze non si sono fatte attendere: occhi arrossati, bruciore alla gola, tosse e difficoltà respiratorie hanno colpito numerosi studenti e insegnanti, costringendo alla parziale evacuazione dell’edificio e alla sospensione delle lezioni.
Secondo una prima ricostruzione, la sostanza irritante sarebbe stata spruzzata inizialmente negli spogliatoi della palestra per poi diffondersi lungo le scale e in un corridoio al primo piano. Tre i punti in cui il gas è stato certamente rilevato, anche se alcuni testimoni parlano di un’azione più ampia, con una scia lasciata in altri settori della scuola.
Oltre mille studenti sono stati fatti uscire all’esterno dell’edificio per sicurezza, mentre sul posto sono intervenuti i Carabinieri, un’ambulanza del 118 e i Vigili del fuoco. Due ragazzi, colpiti da forti crisi di tosse e con sintomi più accentuati, sono stati trasportati al pronto soccorso per accertamenti. Altri, pur con sintomi più lievi, sono stati assistiti sul posto.
L’episodio è stato immediatamente classificato come atto vandalico. Le indagini sono ora in corso sia da parte delle forze dell’ordine sia attraverso una verifica interna dell’istituto. I sospetti si concentrerebbero su un piccolo gruppo di studenti già noti per comportamenti inappropriati. Le accuse, se confermate, potrebbero portare a sanzioni pesanti: si va dall’espulsione scolastica ai reati di interruzione di pubblico servizio e lesioni aggravate causate da sostanze irritanti.
Una bravata? Forse. Ma con conseguenze che potevano essere molto più gravi. Ora si cerca di dare un volto e un nome a chi ha trasformato una mattinata di scuola in una corsa contro il panico.