Misura eseguita dalla Guardia di Finanza su delega della Procura di Perugia
I militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione, su delega della Procura di Perugia, ad un decreto di sequestro preventivo per un valore di quasi 408 mila euro, emesso dal GIP del capoluogo, nei confronti di una società di Umbertide (PG), operante nel settore della fabbricazione di pavimentazioni, che – come constatato dall’Agenzia delle Entrate nel corso di una verifica – avrebbe indebitamente utilizzato in compensazione crediti d’imposta inesistenti relativi ad attività di formazione del personale.
Nel dettaglio, l’incentivo fiscale è stato introdotte dalla legge n. 205/2017 (Legge di bilancio 2018), a beneficio delle imprese che erogano ai propri dipendenti attività formative per lo sviluppo di competenze inerenti alle nuove tecnologie previste dal “Piano Nazionale Industria 4.0” (big data e analisi dei dati; cloud e fog computing; cyber security; realtà virtuale; ecc,).
Ai fini del riconoscimento dei credito d’imposta, le aziende sono tenute, oltre che alla corretta contabilizzazione dei costi sostenuti, ad una serie di adempimenti di carattere formale necessari ad attestarne l’effettività, nonché la coerenza, con gli obiettivi prefissati dal Legislatore.
Sono, inoltre, richieste la puntuale rendicontazione e la documentazione certificata delle modalità organizzative e dei contenuti delle attività svolte. Nel caso di specie, l’Agenzia delle Entrate ha rilevato incongruenze, incompletezze e carenze tali da rendere l’intero impianto documentale inattendibile ed insufficiente a dimostrare l’effettivo svolgimento dei corsi a favore dei dipendenti. Di conseguenza, il credito di imposta è stato considerato inesistente ed indebitamente utilizzato.
Sulla base delle evidenze investigative, il Giudice per le indagini preliminari, ritenendo sussistenti concreti indizi di colpevolezza ha accolto la richiesta cautelare formulata dal pubblico ministero, disponendo il sequestro preventivo per equivalente, finalizzato alla confisca, nei confronti della società e del suo amministratore. All’esito degli accertamenti di natura patrimoniale, delegati alla Guardia di Finanza, sono stati sottoposti a sequestro 3 immobili, 2 autovetture e le somme rinvenute su tre conti correnti, fino a concorrenza del valore di 407.758 euro.