Dall’Unione dei Comuni un piano integrato per un sistema di trasporto più connesso, sostenibile ed efficiente. Quasi un milione di euro investiti sulla mobilità grazie ai fondi Snai
Una svolta attesa da tempo sta per cambiare la mobilità dell’area del Trasimeno. Grazie ai fondi ottenuti nell’ambito della Strategia nazionale per le aree interne (Snai), l’Unione dei Comuni del Trasimeno ha presentato un progetto ambizioso per migliorare i collegamenti interni e verso l’esterno del comprensorio. Il piano si inserisce all’interno di un più ampio pacchetto di interventi, finanziato dalla Regione Umbria per oltre 12 milioni di euro nel 2024, destinati a diversi ambiti di sviluppo territoriale. Quasi un milione di euro sarà dedicato al capitolo mobilità, con l’obiettivo di rendere più accessibili, integrati e sostenibili gli spostamenti nell’intera area.
Al centro dell’intervento ci sono la redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums), la creazione di una struttura di Mobility management e la sperimentazione di una nuova rete di trasporto pubblico locale (Tpl). Tre azioni distinte ma sinergiche, che puntano a costruire un sistema moderno, flessibile e ben connesso con le infrastrutture regionali e nazionali.
“L’assenza di una rete interna efficiente di collegamento è un limite che pesa da anni – ha spiegato il sindaco di Panicale, Giulio Cherubini, tra i promotori dell’iniziativa –. Con questo progetto vogliamo costruire una mobilità moderna, circolare e funzionale, all’altezza delle potenzialità dell’area. Senza l’Unione dei Comuni, questi finanziamenti sarebbero rimasti irraggiungibili”.

Tre interventi chiave per la mobilità del futuro
La strategia prevede innanzitutto la redazione del Pums 2025-2035, un piano decennale da quasi 108mila euro, indispensabile per accedere a futuri fondi nazionali ed europei. A questo si affiancano 95mila euro per attivare una funzione di Mobility management che coordinerà l’implementazione del piano. Infine, la parte più operativa: una fase sperimentale da 700mila euro per l’avvio di una “terza rete” Tpl su gomma, sostenuta anche da un cofinanziamento di 92mila euro da parte dell’Unione.
Il servizio sperimentale introdurrà tre corse giornaliere (mattina, pomeriggio, tardo pomeriggio) effettuate da minibus, con collegamenti tra l’Alta Valnestore e la sponda nord del Trasimeno, passando per i due snodi principali: Castiglione del Lago e la frazione di Sant’Arcangelo, nel comune di Magione. Le corse saranno pensate per integrarsi con la rete ferroviaria esistente (linee Foligno–Perugia–Terontola e stazione di Chiusi), con i servizi di navigazione sul lago e con il futuro metrobus Brt.
Tavernelle hub strategico per il metrobus
Un elemento chiave sarà la creazione di un nuovo terminal intermodale a Tavernelle, nel Comune di Panicale. Il progetto esecutivo è stato recentemente approvato e il terminal sorgerà in piazzale Amendola, fungendo da porta d’ingresso ovest al Trasimeno lungo la SR 220 Pievaiola. Da qui partiranno navette locali che collegheranno i comuni di Piegaro, Paciano, Panicale e Città della Pieve, servendo anche le aree limitrofe come l’Orvietano.
“Puntiamo a rendere questa sperimentazione stabile – ha concluso Cherubini – perché è la base di un futuro sistema di mobilità integrata, sostenibile e vicina alle esigenze reali dei cittadini e del territorio”.