Previsti 10 milioni di metri cubi d’acqua all’anno per il lago
Dopo oltre vent’anni di attesa, è stato finalmente firmato l’accordo di programma tra la Regione Umbria e la Regione Toscana per la tutela del lago Trasimeno. L’intesa prevede l’adduzione annuale di 10 milioni di metri cubi d’acqua dal sistema idrico di Montedoglio al bacino del Trasimeno, uno degli ecosistemi più delicati del centro Italia.
La firma è avvenuta nella sede del Comune di Castiglione del Lago, alla presenza dei sindaci dell’area, della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Presente anche il commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua, che ha garantito tempi rapidi per l’avvio delle opere: le sperimentazioni inizieranno entro poche settimane e i lavori verranno eseguiti con procedure d’urgenza.
“Oggi è una giornata storica – ha dichiarato la presidente Proietti – firmiamo un accordo atteso da decenni, che rappresenta il primo passo concreto nella costruzione di quell’Italia Mediana dove vive oltre la metà degli italiani. Un ringraziamento particolare va all’assessore Simona Meloni, che ha seguito il percorso con grande dedizione e che oggi può vedere coronato un impegno personale e istituzionale. Questo accordo è solo l’inizio: seguiranno altre intese su infrastrutture, turismo, sanità e accoglienza”.
La cerimonia si è svolta a Palazzo della Corgna e ha visto anche la firma dei segretari generali delle Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale e settentrionale, Marco Casini e Gaia Checcucci. L’intesa segna un importante passo avanti verso una pianificazione integrata e multilivello delle risorse idriche, con l’obiettivo di attrarre investimenti e fondi europei e nazionali.
Anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato il valore strategico dell’accordo: “È un investimento fondamentale che collega Montedoglio, il più grande lago artificiale della Toscana, al Trasimeno e alla Valdichiana. Parliamo di un bacino con 135 milioni di metri cubi d’acqua, che può essere messo a servizio di due regioni storicamente unite. Già in epoca romana si discuteva di come collegare l’Arno al Tevere: oggi, con questo accordo, rendiamo concreta una visione condivisa”.
Soddisfatto anche il commissario Dell’Acqua: “Il termine rivalità nasce proprio dai conflitti per l’uso dell’acqua tra popolazioni sulle opposte rive di un fiume. Oggi, invece, con questo accordo, creiamo un modello virtuoso di collaborazione tra regioni. È mia intenzione replicarlo anche in altri territori”.
Visibilmente emozionata, l’assessore regionale ai laghi, Simona Meloni, ha sottolineato l’importanza dell’intesa: “È un giorno che ricorderemo a lungo. Dopo vent’anni, si concretizza un’azione attesa e necessaria per la salvaguardia del Trasimeno. Questo è solo l’inizio: il nostro impegno proseguirà con nuovi investimenti per l’ambiente, il turismo, la pesca e l’agricoltura. Ringrazio tutte le strutture regionali e l’Unione dei Comuni del Trasimeno per il lavoro svolto in questi cinque intensi mesi”.