Presidio il 30 aprile e 1° maggio. La Filcams Cgil chiama a raccolta cittadini e istituzioni: “Servono impegni concreti”. La replica della Cooperativa
Otto ore di sciopero e un presidio che durerà due giorni: è la risposta delle lavoratrici e dei lavoratori di Coop Centro Italia di Castiglione del Lago, sostenuti dalla Filcams Cgil, contro i rischi di chiusura, esternalizzazione e ridimensionamento.
La mobilitazione scatterà il 30 aprile, con un presidio davanti alla sede dell’azienda che proseguirà anche il 1° maggio, Festa dei Lavoratori.
Al centro della protesta le preoccupazioni per il futuro occupazionale e per la tenuta del presidio territoriale, aggravate dall’esito dell’incontro nazionale del 14 aprile, giudicato “sterile e inconcludente” dai sindacati.
I lavoratori chiedono alla direzione aziendale impegni chiari su cinque punti: salvaguardia della sede locale, utilizzo di strumenti di flessibilità per difendere l’occupazione, criteri certi per eventuali ricollocazioni, stop all’esternalizzazione del magazzino e apertura di un tavolo di confronto operativo.
Il programma delle due giornate prevede comizi e interventi dei rappresentanti sindacali, momenti conviviali aperti a tutti e un concerto il 30 aprile con Treno Merci, Principi di Galles e 88 Folli.
Il 1° maggio interverrà Simone Pampanelli, segretario generale della Camera del lavoro di Perugia, seguito dal tradizionale pranzo popolare.
“Invitiamo cittadini e istituzioni a partecipare – dichiara la Filcams Cgil –. Difendere i posti di lavoro significa difendere il nostro territorio”.
Alla mobilitazione hanno già aderito amministratori locali e rappresentanti politici.
La posizione della Cooperativa
In merito alla proclamazione dello sciopero da parte delle Organizzazioni Sindacali, Coop Centro Italia esprime forte sorpresa per una decisione che appare incomprensibile alla luce del percorso di confronto formalmente avviato e che è tuttora in corso così come regolato dall’Accordo sottoscritto il 28 marzo dalle Parti.
I recenti comunicati delle stesse organizzazioni sindacali di categoria – a partire da quello della Filcams in data 15 aprile – hanno riconosciuto infatti i positivi sviluppi delle relazioni negli incontri effettuati.
In coerenza con gli impegni assunti, le Cooperative hanno avviato il 14 aprile il tavolo tematico sulla riorganizzazione delle Sedi, compresa quella di Castiglione del Lago, alla presenza anche delle RSU di Sede/Cedi e della Filcams di Perugia che non hanno posto questioni relativamente alle conclusioni dell’incontro. È in tale sede che sono stati ribaditi, da entrambe le Parti, la volontà e l’impegno a proseguire il dialogo per giungere a soluzioni costruttive.
Le Cooperative hanno già inviato nei giorni scorsi alle Organizzazioni Sindacali nazionali di categoria nuove proposte di date per proseguire il confronto e sono in attesa di un riscontro. In questo contesto, l’iniziativa di sciopero risulta in netta contraddizione con il percorso ancora in essere e rischia di minare la nostra fiducia e la credibilità di una parte delle rappresentanze sindacali locali e rischia di compromettere irrimediabilmente il dialogo positivo fino ad oggi costruito.
Relativamente alle sedi logistiche e specificatamente al Magazzino di Castiglione del Lago, desideriamo ribadire per l’ennesima volta che la struttura andrà in continuità nella nuova Cooperativa e si sottolinea inoltre che non sono state mai poste questioni relativamente a terziarizzazioni degli attuali dipendenti della Cooperativa occupati nel Magazzino.
Con rammarico, tuttavia, rileviamo quanto sia divenuto imbarazzante sedersi ai tavoli di confronto per definire congiuntamente, nel rispetto dei ruoli, i percorsi da seguire, e successivamente assistere alla promozione di mobilitazioni contro gli stessi percorsi concordati con il rischio che radicalizzazioni di posizioni possano portare ripercussioni non positive alla ripresa degli incontri.