I truffatori si fingono Carabinieri per estorcere denaro a un’88enne. Decisiva la segnalazione di una cittadina e l’azione tempestiva delle forze dell’ordine
Hanno tentato di truffare un’anziana con la solita, collaudata (e ignobile) messinscena del finto incidente stradale, ma questa volta non è andata come speravano: due uomini, un 39enne e un 56enne entrambi campani e con precedenti penali, sono stati arrestati in flagranza dai Carabinieri della Compagnia di Terni nella tarda mattinata di lunedì.
La vittima designata era un’88enne residente nel comune ternano, contattata telefonicamente da un sedicente “maresciallo dei Carabinieri” che le comunicava che il figlio era stato coinvolto in un grave incidente con feriti ed era stato fermato. Per “evitare conseguenze” – questo il ricatto – la donna avrebbe dovuto versare 3.000 euro in contanti o in gioielli, da consegnare a un presunto emissario in arrivo a casa sua di lì a poco.
Ma la catena del raggiro si è interrotta grazie all’intuito di un’altra cittadina della zona, anche lei contattata con lo stesso copione telefonico: ha fiutato la truffa e ha subito avvisato il numero di emergenza 112.
Da lì si è messa in moto una macchina operativa ben rodata: numerose pattuglie sono state dislocate nell’area, anche in borghese. Proprio alcuni militari in abiti civili hanno intercettato un’utilitaria sospetta, con a bordo due uomini che sembravano aggirarsi alla ricerca di un indirizzo.
Il veicolo si è fermato proprio nei pressi della casa dell’anziana; uno dei due è sceso per bussare alla porta, ma il ritardo nell’apertura e la presenza di passanti lo hanno fatto desistere. A quel punto i Carabinieri sono intervenuti, bloccando l’auto e identificando i due.
Nel frattempo, all’interno dell’abitazione, l’88enne – già pronta con il “riscatto” preparato tra contanti e gioielli – veniva informata dell’accaduto e rassicurata sul fatto che il figlio stava bene e non era coinvolto in alcun incidente. Ha poi sporto denuncia.
I due truffatori sono stati arrestati per tentata truffa aggravata e trattenuti in camera di sicurezza in attesa dell’udienza per direttissima. Il giudice ha convalidato gli arresti, disponendo per entrambi l’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza, in provincia di Caserta e Salerno.
Il procedimento è tuttora in corso e, come di prassi, gli indagati devono considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.
L’Arma dei Carabinieri coglie l’occasione per ribadire alcune fondamentali raccomandazioni: mai fidarsi di richieste di denaro legate a presunti incidenti o arresti, anche se provenienti da sedicenti forze dell’ordine o avvocati; mai consegnare beni a sconosciuti; e in caso di dubbio, contattare subito i propri familiari o chiamare il 112. La prudenza, in questi casi, è davvero il miglior scudo.