I maltrattamenti e gli abusi hanno dato vita a seri problemi sulla psiche della minorenne e della madre
Un uomo di 61 anni, originario di Orvieto, è stato processato con il rito abbreviato e condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione dal giudice per le indagini preliminari di Terni, con l’accusa di aver inflitto violenze fisiche, psicologiche e sessuali, nei confronti della figlia 11enne affetta da problemi psichici.
L’inchiesta giudiziaria è stata gestita dall’ex procuratore capo di Terni, Alberto Liguori, che ha affidato l’indagine al sostituto procuratore Raffaele Pesiri. La minuziosa indagine ha fatto luce su una situazione familiare drammatica. Secondo l’accusa, le violenze subite hanno dato vita a seri problemi sulla psiche della minorenne, e della madre, quest’ultima costrette ad uno stato di costante di soggezione e paura ogni qual volta il padre picchiava e minacciava la figlia. Alla mamma veniva persino vietato di aiutare la figlia anche quando doveva fare i compiti per la scuola
Le violenze psicologiche si sono intensificate nel tempo, alimentando uno stato di terrore che non permetteva alla ragazzina di reagire o di chiedere aiuto.
A seguito della ricostruzione dei fatti è stata pronunciata dal pm la condanna al padre per violenza sessuale- a causa dei palpeggiamenti che l’uomo avrebbe inflitto alla figlia -, ed ha confermato la brutalità del 61enne e la sua capacità di manipolare e annientare psicologicamente la bambina e la madre.