Il perito lo ha definito “socialmente pericoloso”,ed ha chiesto il suo inserimento in una Rems per essere curato
Osiel Mancha Pereira, il 47enne di origini cubane, arrestato dai carabinieri, indagato per l’omicidio dell’imprenditore 40enne spoletino Luca Bruschini, sarebbe affetto da un “disturbo delirante cronico”, tale sintomo non inciderebbe sulla sua capacità di intendere e di volere. E stato questo in sintesi il parere del professor Ferracut, perito nominato dal tribunale per la perizia psichiatrica, incaricato dal gip di Terni Chiara Mastracchio.
Il professionista ha definito Pereira “socialmente pericoloso”,ed in quanto tale,meritevole del suo inserimento in una Rems per essere curato. Sono questi in sintesi i contenuti della perizia discussa nell’udienza tenutasi ieri pomeriggio ed illustrati al Gip ed al pm Marco Stramaglia ed ai legali del 47enne presente in tribunale con i suoi avvocati Luca Ragonesi e Marco Valerio Mazzatosta, assieme al legale dei genitori della vittima, l’avvocato Attilio Biancifiori.

Bruschini, la sera del 16 febbraio 2024 era stato brutalmente aggredito con un’arma da taglio all’esterno della sua azienda, la Ternicolor di via Natta, da Osiel Mancha Pereira che da tempo farneticava accuse su un complotto organizzato contro di lui sul luogo di lavoro per accusarlo di furti.
L’imprenditore spoletino per quattro mesi era rimasto in coma, a causa dei diversi colpi ricevuti dal cubano con un oggetto metallico e tagliente simile ad una roncola, che gli avevano provocato danni cerebrali gravissimi. Luca Bruschini, trasportato in codice rosso all ospedale di Terni, non aveva mai ripreso conoscenza e, dopo diversi tentativi di salvataggio da parte dei sanitari, è deceduto nello scorso mese di Giugno. Durante l’aggressione Osiel Mancha Pereira, non avrebbe agito sotto l’effetto di sostanze alcoliche o droghe.