
La presenza del Vescovo e la critica, volutamente equivocata e fraintesa
In pochi avevano dato risalto critico all’evento del 23 settembre per l’inaugurazione della sede della casa Massonica in via Roma a Terni, tenutasi alla presenza del Gran Maestro in carica Stefano Bisi e di autorità e politici, tra cui il parlamentare Raffaele Nevi, il sindaco Latini, l’assessore comunale Ceccotti e molti altri.
La presenza di monsignor Francesco Antonio Soddu all’inaugurazione è stata interpretata in malo modo ed in maniera strumentale da molti cittadini ed opinionisti.
In tutta risposta la Diocesi ha emesso un comunicato stampa che chiarisce «In merito all’apertura del nuovo ingresso della sede del Goi a Terni , desta stupore, sconcerto e amarezza la lettura strumentale, volutamente equivocata e fraintesa, della presenza del vescovo Soddu a tale circostanza». «La lettura dei fatti, che non ha neanche tenuto conto dei contenuti di quanto il vescovo ha detto – afferma la Diocesi – , travisa totalmente il senso della sua presenza che, non identificandosi con un pensiero differente dalla dottrina Cristiana, ha invece avuto l’unico scopo di testimoniare la fedeltà al Vangelo e alla Chiesa, soprattutto in questo tempo del percorso Sinodale che la caratterizza».
La posizione del GOI
«La Casa Massonica conta al proprio interno due templi, all’inaugurazione, tra i molteplici presenti, hanno preso parte il sindaco Leonardo Latini, il prefetto Giovanni Bruno, il vescovo Francesco Antonio Soddu, che nei loro messaggi di saluto hanno ringraziato per l’invito ed espresso l’auspicio che iniziative come questa possano alimentare il dialogo e il confronto tra realtá diverse sconfiggendo i pregiudizi.».