L’istanza era stata avanzata per la terza volta un mese fa dalla Procura, secondo i legali sono emersi nuovi elementi nuovi
La famiglia di Barbara Corvi, scomparsa nell’ottobre del 2009 a 36 anni, si è opposta all’archiviazione della richiesta avanzata nelle scorse settimane dalla Procura di Terni. L’inchiesta vede indagato di omicidio il marito,Roberto Lo Giudice.
Lo Giudice,venne arrestato dai carabinieri di Terni con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. La misura cautelare venne annullata il 22 aprile dello stesso anno dal tribunale del Riesame, con un provvedimento confermato dalla Cassazione che nel mese di ottobre aveva rigettato il ricorso della Procura ternana contro quella decisione.

Nel mese di gennaio, a seguito di ulteriori indagini l’autorità giudiziaria ternana aveva dichiarato l’assenza di ulteriori indizi di colpevolezza.
Secondo gli avvocati della famiglia Corvi, Giulio Vasaturo ed Enza Rando sarebbero emersi elementi nuovi giustificano l’opposizione alla richiesta di archiviazione e l’esignenza di nuovi accertamenti investigativi.
Ancora una volta la Procura di Terni ha avanzato richiesta di archiviazione: la prima era stata accolta dal gip nel 2015; all’epoca la riapertura delle indagini avvenne da parte dell’ex procuratore Alberto Liguori, lo stesso Pm aveva poi avanzato e – successivamente revocato – l’ultima richiesta è avvenuta un mese fa e venne firmata dal nuovo procuratore Claudio Cicchella.