Così la presidente della Regione al Consiglio comunale aperto sul Terzo polo ospedaliero
Impegno a ripristinare i reparti di Cardiologie e Pediatria ma nessuna disponibilità, invece, alla riapertura del Punto nascite, smantellato durante la pandemia per convertire il San Matteo degli Infermi in Covid hospital. E’ questo il pensiero della Governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei, che è stato esposto ieri, giovedì 12 gennaio, al Consiglio comunale aperto sul Terzo polo ospedaliero.
Un consiglio comunale che ha visto la partecipazione di circa 500 cittadini ed è durato quasi cinque ore.
Pur riconoscendo che il San Matteo degli Infermi non sia tornato ai livelli del pre-Covid, la presidente Tesei ha assicurato che “l’ospedale di Spoleto tornerà come prima e meglio di prima”.
“Non siamo ancora riusciti – ha spiegato – a riattivare al cento per cento a causa di carenze in Cardiologia e Pediatria. Alcuni concorsi sono andati deserti, altri sono ancora in corso di definizione, ma resto ferma nell’indicazione del ripristino totale dei servizi. Ora il San Matteo rientra nel Piano del Terzo polo che dà una prospettiva di vita e di funzionalità all’ospedale di Spoleto”.
“Non possiamo pensare di mantenere un Dea di primo livello – ha aggiunto – senza una popolazione di almeno 150 mila abitanti. Una cifra che, considerando l’intero comprensorio Spoleto-Foligno-Valnerina, superiamo di poco […]. A Spoleto avremo l’attività chirurgica programmata e a Foligno l’emergenza urgenza che assicura a tutto il bacino la certezza delle cure”.
