Bala Sagor, 21 anni, ucciso dall’ex amico Dmytro Shuryn per un debito di 200 euro; la città si prepara a ricordarlo con una fiaccolata
Una coltellata al collo, che ha reciso la carotide, ha provocato la morte immediata di Bala Sagor, 21 anni, il giovane cuoco ucciso dall’ex collega e amico Dmytro Shuryn, 33 anni, nella mattina del 18 settembre. L’omicidio è avvenuto al culmine di una lite scaturita da un prestito di 200 euro, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti.
I primi risultati dell’autopsia, condotta dal medico legale Sergio Scalise Pantuso, confermano la versione fornita in aula dallo stesso Shuryn, che è in carcere a Spoleto con le accuse di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere. A causa dello stato di decomposizione del corpo, smembrato nei giorni successivi, serviranno esami istologici per avere la certezza che sia stata proprio quella coltellata a determinare il decesso istantaneo.
Per raccogliere ulteriori prove, i carabinieri del Ris torneranno nella cantina dell’ucraino, luogo del delitto, alla ricerca di tracce biologiche non ripetibili. Nel frattempo, i familiari di Sagor, arrivati in città, hanno provveduto al riconoscimento della salma.
La comunità di Spoleto si prepara oggi pomeriggio, alle 18:30, a una fiaccolata in memoria di Bala, arrivato due anni fa in un centro di accoglienza con il sogno di diventare chef. Proprio il lavoro in un ristorante del centro lo aveva avvicinato a Shuryn, che inizialmente era diventato suo amico.








