“I nostri bambini sono costretti ad andare a scuola in strutture non sicure, non valutate nella vulnerabilità sismica. Sono completamente abbandonati al rimpallo di responsabilità e alla scusa, che mai può essere più importante dell’incolumità di giovani vite, della mancanza di soldi per intervenire” È questo il contenuto del Comitato Scuole sicure del Centro Italia -voluto da genitori di studenti che frequentano le scuole delle zone terremotate di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo -, che ha scritto a Save the Children Italia, all’europarlamentare Laura Agea e al Garante per l’Infanzia chiedendo di intervenire per la migliore soluzione dei problemi che riguardano gli edifici scolastici delle zone del sisma. ”Non vogliamo – hanno scritto – delegare la vita dei nostri figli al pressapochismo”. Il Comitato scuole sicure ha spiegato le ragioni “I ragazzi devono stare in strutture davvero antisismiche”. Serve un controllo totale sulla realizzazione di edifici innovativi, ”sulle gare d’appalto, sull’uso dei materiali, sulla micro zonazione sismica”.