Di Costanza Lindi – L’avvincente storia di Cassandra, per gli amici Chessy, giovane disegnatrice di moda che eredita la casa dello zio Antonio nei pressi del lago Trasimeno, si tinge dei toni pastello che dominano quei paesaggi ricchi di storia.“La casa sul lago” racconta una vicenda familiare ricchissima di mistero e colpi di scena, con un forte contrasto tra la vita cittadina, dalla quale Chessy si vuole allontanare, e il paesaggio dominato dal verde, ricco di scomodità, nuovi usi e abitudini inconsuete, ma affascinante nel suo calore, che Catiuscia ci racconta e descrive fin nei dettagli. Tra le pagine del romanzo affiorano quei suoni e ronzii di una casa in riva al lago, trapelano gli odori che sembrano quasi farsi avanti e concretizzarsi man mano che si procede con la lettura. Il tutto viene interrotto e arricchito da un forte e duraturo flashback che svela segreti e irrompe con colpi di scena accattivanti, trasportando il lettore nell’Argentina del 1977. Nulla viene lasciato al caso e ogni gesto, immagine, suono o avvenimento diventa fondamentale e funzionale per trasmettere il messaggio finale dell’intera opera.Centrale quindi nel romanzo l’affetto e il calore di una famiglia che si va formando dopo qualche pagina, per poi esplodere nel riconoscimento di un amore nei confronti di un ambiente che, inizialmente, appare tutt’altro che affine all’indole della nostra protagonista.
Catiuscia Rubeca è nata a Perugia l’11 maggio 1975, è una lettrice assidua e da sempre ama scrivere. Nel 2015 ha deciso di partecipare al Premio letterario La Giara con il romanzo “La casa sul lago” classificandosi tra i quarantadue semifinalisti e, rappresentando, insieme ad un’altra autrice, l’Umbria alle finali della manifestazione.
Pur non vincendo, questa esperienza ha dato a Catiuscia il coraggio di osare di più e il 15 aprile 2017, con la casa editrice Bertoni, ha finalmente realizzato il sogno di pubblicare il suo primo libro “La casa sul lago”. Pur avendo mille impegni con la sua famiglia, Catiuscia cerca sempre di ritagliarsi qualche ora al giorno per scrivere, per cercare di trasformare la sua passione perché no… in un lavoro.