Il decreto del Governo inizia a dare i primi frutti anche in Umbria. Ieri, per la prima volta nella nostra regione, non si sono registrati casi di ricoveri negli ospedale anche se sono aumentati i decessi.
Sempre nella giornata di ieri i morti in Umbria per il Coronavirus sono stati19, due in più rispetto a ieri:12 i pazienti morti residti nella provincia di Perugia e 7 in quella di Terni, 648 le persone in Umbria risultate positive al virus Covid-19, mentre i guariti sono stati 5 tutti residenti nella provincia di Perugia, 4 erano in ospedale a Perugia e 1 a Terni.
Dei 648 pazienti positivi, 21 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 472 e 155 in quella di Terni: sono ricoverati in 148, 113 sono residenti nella provincia di Perugia e 26 in quella di Terni, 9 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 64, 39 in quello di Terni, 20 a Città di Castello, 24 a Pantalla, 1 a Spoleto.
Dei 148 ricoverati, 43 sono in terapia intensiva, 21 nell’ospedale di Perugia, 15 in quello di Terni, 6 a Città di Castello, 1 a Pantalla. Alle 8 del 24 marzo, sono stati eseguiti 4.103 tamponi.
La sanità umbra sta lavorando per garantire più tamponi e test rapidi per dare la caccia al Coronavirus e dalla prossima settimana si potarnno garantire maggiori controlli, in Umbria sono arrivati ieri 13 mila nuovi tamponi. Lo ha confermato l’assessore alla sanità regionale, Luca Coletto che ha spiegato che le usl stanno pianificando delle linee guida anche per la sperimentazione del farmaco Avigan.
L’assessore Coletto in una nota stampa ha spiegato che L‘Umbria è già stata abilitata all’uso del Tocilizumab, il farmaco per l’artrite reumatoide, e di naver chiesto ad Aifa di abilitare l’Umbria per gli altri. Sia per l’Avigan che il Remdesivir, testato Giappone nel 1999 e approvato nel 2014 come arma contro le pandemie di influenza.
Il farmaco è stato testato anche in Cina su 80 pazienti con Covid-19, di questi in 35 hanno mostrato un miglioramento clinico.