Un caldo così intenso a giugno non si percepiva dal 2003 con temperature che, nelle fasce centrali della giornata, superano anche i 40 gradi.
A trovarsi maggiormente in difficoltà sono gli anziani, in particolare quelli che vivono soli e non hanno a disposizione ambienti climatizzati.
Aumentano sensibilmente i casi di ricoveri di persone anziane ed i medici consigliano agli anziani di bere molta acqua e mangiare cibi leggeri. Non uscire, inoltre, se è possibile, durante le ore più calde della giornata per evitare malori e abbassamenti improvvisi della pressione dovuti al caldo.
Se si assumono farmaci per varie patologie, in particolare per tenere sotto controllo la pressione, in questi casi è essenziale un’idratazione costante. Spesso infatti gli anziani non percepiscono la sete e dunque tendono a non assumere abbastanza liquidi.
E siamo appena all’inizio della stagione estiva pertanto non è escluso che i pronto soccorso degli ospedali umbri entrino in emergenza.
Già i primi danni si registrano in agricoltura, soprattutto per le produzione di frutta e grano con cali consistenti nelle rese, come riporta la Coldiretti, che sta monitorando la situazione in Umbria.
Si temono cali anche per quel che riguarda la produzione di uva.