Da domani si inizia a respirare un’aria migliore anche in Umbria per alcuni settori ed in particolare modo per la ristorazione, nella speranza che le previsioni meteorologiche previste sino alla prossima settimana migliorino e che l’Umbria riesca a mantenere il passo alla prevenzione alla pandemia.
Oramai da un mese le nostre testate giornalistiche (Umbriasettegiorni e Quotidianodellumbria) affermano che la nostra regione si dirige verso la zona bianca.
Sono 5.000 i pubblici esercizi – bar, ristoranti, pub e pizzerie – che si stanno organizzando per creare spazi all’aperto e promuovere nel migliore dei modi la mobilitazione di 17.000 addetti nel settore – un miliardo di euro il fatturato – attraverso l’allestimento di tavoli e gazebo in aree esterne pubbliche grazie all’accordo raggiunto con la collaborazione degli enti locali.
Inizia a respirarsi la tanto attesa libertà di stare assieme, ma occorre stare molto attenti ed evitare esempi come quelli della Sardegna, passata dalla apertura totale (zona bianca) all’esigenza di immediata chiusura (zona rossa), perché la terza ondata sta passando, ma la quarta potrebbe essere già alle porte.
Il governo non lo dice ma le paure sono tante e dunque occorre rispettare tutte le misure consigliate nel graduale ritorno alla normalità che ci sarà ( se tutto va bene ) entro il mese di Giugno.
Il caldo che attendiamo con entusiasmo dovrebbe rendere tutto più semplice, ma anche alcune strutture potenziate, come ad esempio il settore dei trasporti con 131 bus in più messi a disposizione dall’assessorato regionale ai trasporti, comprensivi dei 98 già attivati con la ripresa graduale delle lezioni, allo scopo di evitare gli assembramenti e rispettare il limite del 50% di capienza.
I nostri giovani hanno un ruolo delicato in questa ripartenza che chiede loro una grande sensibilità e maturità nel rispetto delle norme ( distanziamento, utilizzo della mascherina) nell’interesse di tutti per vivere una vita migliore socialmente e culturalmente.
Auguriamo ai nostri ristoratori, al mondo della scuola, ai nostri cari giovani, agli operatori culturali, un sincero augurio per la ripresa anche se graduale e limitata (al momento).