di Bruno Brunori – L’Assemblea annuale di Confindustria Umbria riunita al teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli, ha confermato con voto unanime, Ernesto Cesaretti alla guida della Associazione regionale Cesaretti, dopo aver ringraziato i colleghi per questa rinnovata fiducia, ha tenuto una lunga, precisa, motivata relazione che ha voluto aprire con un messaggio positivo: la ripresa dell’economia – ha detto – è avviata e per il 2015 la crescita si avvicinerà allo 0,8% e per il prossimo anno sarà di circa un punto e mezzo.
La Confindustria Umbria farà la sua parte per assecondare la ripresa, con tre progetti destinati ad aiutare le imprese ad essere più moderne, globali e competitive. La situazione è tale che oggi – superati i tempi difficili – si può guardare con atteggiamento propositivo al futuro, che – ha detto – non sarà solo un’epoca di cambiamento, ma un cambiamento d’epoca”. “I dati regionali – ha specificato Cesaretti – registrano aspettative crescenti degli imprenditori, la ripresa del lavoro, il miglioramento della dinamica del credito. Il rimbalzo congiunturale non scioglierà però i nodi strutturali del sistema produttivo e l’inversione di tendenza non ripristinerà le condizioni precedenti.
Attraverseremo una fase di transizione verso una nuova organizzazione dell’economia e della società. Transizione al termine della quale – ha continuato Cesaretti – non ci ritroveremo nel passato, ma saremo catapultati in un mondo radicalmente diverso, di cui cominciamo ad intravedere i segnali. Per il presidente umbro di Confindustria “ci aspettano stravolgimenti profondi nel modo di fare impresa. Stravolgimenti rispetto ai quali i due shock con i quali ci siamo confrontati gli anni passati, la globalizzazione e le tecnologie digitali, sono poca cosa. Saranno presto disponibili innovazioni che cambieranno la nostra vita, i processi produttivi, le organizzazioni ed il lavoro”.
“Di fronte a questi scenari è indispensabile predisporsi con intelligenza al cambiamento, in forma singola e associata, per non subirlo. Si aprono ampi spazi di operatività per Confindustria, che deve aiutare le imprese a cogliere le opportunità connesse alla quarta rivoluzione industriale. Le sfide tecnologiche, logistiche, organizzative, di capitale umano e di finanza imposte dalla fabbrica 4.0 possono infatti essere affrontate solo in termini di sistema. L’idea di farvi fronte individualmente sarebbe velleitaria. Serve un piano, almeno regionale – ha aggiunto Cesaretti – un piano con respiro globale, condiviso dai soggetti economici e politici, che accompagni le imprese al traguardo della manifattura intelligente. I tre progetti, che manifestano un modo nuovo di agire di Confindustria Umbria, rispondono proprio a questa esigenza.”
Cesaretti ha così sintetizzato – enunciandone i titoli- i tre Progetti: il primo, “Stare nel futuro”, vuole creare un ecosistema della creatività; il secondo, “Il mondo a portata di mano”, intende rafforzare la nostra dimensione globale; il terzo, “La Fabbrica dei valori”, desidera focalizzare la cultura d’impresa sulla sostenibilità. L’illustrazione dei tre progetti è stata precisa, lunga e minuziosa.E il confermato presidente ha concluso la sua relazione affermando: “Cari colleghi, abbiamo passato anni difficili; li abbiamo superati, ma di fronte non ne abbiamo di facili. Una Confindustria forte, autorevole,innovatrice è un prezioso supporto per inoltrarci, senza perderci, in un futuro che stravolgerà gran parte dei riferimenti attuali. Poche priorità,idee chiare, progetti definiti, sono gli elementi che saranno alla base dell’azione associativa.
Grazie al vostro consenso ho l’onore di guidarla per il prossimo biennio. Lo farò tenendo sempre a mente il più importante principio che da decenni ci ha ispirato: tutelare gli interessi delle imprese in coerenza con quelli generali. In questo modo i tre progetti non saranno solo progetti per l’Industria, ma progetti per l’Umbria. Ed è all’Umbria che in fondo guardiamo. Perchè questa è la terra in cui viviamo, dove lavoriamo, e che amiamo”.