Scattano 139 licenziamenti alla Treofan, nel giorno in cui alla Sangemini i lavoratori hanno iniziato l’ennesimo sciopero a oltranza, qualora la proprietà Ami non chiarisca la sorte dello stabilimento. L’avvocato Ettore Del Borrello, il liquidatore nominato da Treofan Italy, martedì 24 novembre ha inviato una lettera a istituzioni, sindacato, ispettorato del lavoro comunicando la liquidazione della società del polo chimico della Polymer e il conseguente licenziamento collettivo per cessata attività di 142 lavoratori. Si tratta di 95 operai e 44 impiegati della sede di Terni e 2 dirigenti e un impiegato della sede di Milano. Il liquidatore nella lettera, tra i motivi, indica la crescente competitività del mercato, l’emergenza pandemia, oltre ai costi per la gestione dello stabilimento ternano per energia, manodopera e smaltimento degli scarti, manutenzione oltre ai costi fissi. La procedura, che durerà due mesi e mezzo, è stata avviata sulla scorta della cessazione definitiva dell’attività, conseguente alla messa in liquidazione della società.
Nel documento l’azienda afferma che non vi sono i presupposti per programmare “misure atte a fronteggiare le conseguenze sul piano sociale”. Le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di categoria si riservano un’analisi dei contenuti e delle motivazioni addotte.
I lavoratori, in presidio permanente alle portinerie della fabbrica, si sono riuniti in assemblea dopo aver ricevuto la comunicazione, ora al vaglio degli uffici legali dei sindacati per eventuali impugnazioni.