Dalle prime ore di oggi, 5 marzo, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Terni, con la collaborazione di personale Nucleo Cinofili di Santa Maria di Galeria (Roma), hanno dato esecuzione ad alcune ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Terni su richiesta della locale Procura.
L’operazione conclude un’attività d’indagine che ha permesso di documentare, e quindi disarticolare, l’attività di una gruppo di persone dedito al spaccio di sostanze stupefacenti sul capoluogo umbro.
Delle sei ordinanze restrittive emesse dalla AG di Terni al momento ne sono state eseguite 4. Il gruppo criminale “trattava” prevalentemente cocaina.
L’indagine, nata nel mese di maggio dello scorso anno dalle informazioni fornite da un noto spacciatore del capoluogo e dai riscontri sul campo effettuati dai militari, è stata diretta dalla Procura della Repubblica di Terni nella persona del Sost. Proc. Dott. Marco Stramaglia.
I numerosi servizi di osservazione e pedinamento dei soggetti coinvolti nelle indagini hanno consentito, sin da subito, di individuare un 30enne marocchino quale “motore” di un gruppo criminale che curava l’approvvigionamento dello stupefacente dall’Abruzzo a Terni e, successivamente, la vendita al dettaglio sulla piazza di una quantità di stupefacente che si aggira tra i 250 ed i 300 gr. in media di cocaina a settimana.
L’uomo procurava lo stupefacente in Abruzzo, da suoi connazionali, e ne organizzava il trasporto sino in Umbria con corrieri “insospettabili”: dapprima un 60enne abruzzese, dall’apparenza anonima e trasandata e, successivamente all’arresto di quest’ultimo, si serviva di una donna 49enne romena. In entrambi i casi, l’uomo aveva la certezza di eludere qualsivoglia controllo da parte delle Forze dell’ordine.
Al fine di ridurre i rischi di essere “beccato” con un cospicuo quantitativo di stupefacente, il maghrebino incontrava il proprio corriere sulla S.P. 79 “Reopasto” all’altezza del km.20+200 e da lì entrava a piedi nel bosco adiacente dove nascondeva lo stupefacente, interrandolo all’interno di barattoli di vetro da cui di volta in volta prelevava le quantità di cui aveva bisogno per rifornire i suoi “cavallini”.
Nell’intento di eludere eventuali controlli, inoltre, l’uomo si recava sul luogo dello scambio in compagnia della convivente o di un 50enne ternano, noto negli ambienti degli stupefacenti.
E, sempre insieme alla compagna o ad uno dei suoi più fidati cavallini/collaboratori, un 28enne marocchino si recava settimanalmente a Celano (AQ) per pagare il proprio fornitore.
Nel corso delle indagini, una volta appurato il meccanismo del rifornimento, si è proceduto all’arresto in flagranza del corriere 60enne abruzzese, fermato lungo il tragitto verso Terni e trovato in possesso di 300 grammi di cocaina.
Attraverso l’istallazione di telecamere opportunamente nascoste nel bosco che veniva utilizzato per l’occultamento dello stupefacente, è stato inoltre possibile monitorare e documentare con videoriprese i movimenti dell’indagato che periodicamente occultava lo stupefacente o lo prelevava, talvolta pesandolo e confezionandolo direttamente sul posto.
Individuati gli esatti nascondigli i militari del Nucleo Investigativo, in tre distinte occasioni hanno proceduto al recupero dello stupefacente occultato sequestrando complessivamente 200 grammi circa di cocaina a carico del 30enne marocchino. Da qui il nome dell’operazione “SILVA” che in latino indica il “bosco”, luogo centrale per l’attività criminale messa in atto dagli arrestati.
Durante le attività investigative si è riscontrato che, durante il periodo in cui si sono sviluppate le indagini, a causa delle restrizioni di movimento imposte dalle misure anti-contagio da Covid-19, il prezzo della cocaina è salito a 100 euro al grammo al dettaglio ed ha portato l’uomo ad avere quasi il monopolio sulla piazza ternana, circostanza che gli ha assicurato enormi guadagni.