E' stata chiusa la mensa degli agenti di polizia penitenziaria in servizio nella casa circondariale di Terni dopo un’ispezione congiunta di Asl e Nas avvenuta a seguito delle denunce avanzate dal sindacato di Polizia Sappe che lamentava «tracce di umidità nel magazzino, mancata predisposizione di pasti per celiaci, realizzazione di un lavandino esterno, cella frigorifero non funzionante, lavastoviglie rotta da anni e generi alimentari conservati con totale mancanza delle norme igieniche più elementari».
Il segretario nazionale Fabrizio Bonino: Ci si dovrebbe vergognare per come è stato lasciato allo sbando per molto tempo il personale di polizia penitenziaria in condizioni insalubri, indecenti e vergognose. Invece sembra non fregare a nessuno come vengono maltrattati gli agenti del carcere ternano».
E questa è la dichiarazione del segretario generale Donato Capece: «Stiamo parlando di una situazione assurda, da tempo ben nota a tutti ma che non ha ancora scandalosamente trovato una soluzione nonostante fosse a conoscenza di dirigenti regionali e comandante di reparto. Le istituzioni si dovrebbero vergognare per come vengono trattati i poliziotti in carcere e per le pessime condizioni nelle quali sono costretti a mangiare. I poliziotti penitenziari di Terni cosa e come mangeranno per il periodo di chiusura della mensa? Subito si diano i buoni pasto agli agenti».