I militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Terni, nell’ambito di specifici controlli, hanno deferito in stato di libertà un uomo di 55 anni, amministratore unico di una società di Ficulle che opera nel campo dell’edilizia, poiché resosi responsabile della violazione del protocollo di sicurezza “Covid-19” sui luoghi di lavoro.
Nell’ambito della medesima attività, i Carabinieri hanno elevato sanzioni amministrative per complessivi 800 euro nei confronti di altre due persone, un 50enne romano ed un 45enne salernitano, nelle loro rispettive vesti di amministratore unico e socio amministratore di ulteriori due ditte operanti nel medesimo settore, i quali non adottavano le previste misure di informazione e di prevenzione volte a contenere il rischio epidemiologico all’interno delle proprie aziende.
A conclusione del servizio, infine, è stato adottato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di una ditta, sempre di Ficulle, poiché in essa sono stati individuati dei lavoratori in nero su un cantiere impiegati al momento dell’accesso ispettivo. In totale, al termine del servizio, sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 8.400 euro.