L’istituto musicale Briccialdi di Terni in difficoltà. Una denuncia della Rsu dell’istituto punta ancora una volta il dito sul fatto che non ci sia alcuna garanzia sull’iter della legge di statizzazione. La Rsu parla di “conseguenze gravissime, che rischiano di avere ripercussioni altrettanto gravi sulla stabilità del corpo docente, sulla didattica, sulla qualità che da sempre ha caratterizzato le attività del Briccialdi. Chiediamo la massima celerità nell’erogazione di trasferimenti già accordati, di quelli, pur in dodicesimi del Comune di Terni
La presidente Pellegrini sul Corriere dell’Umbria parla esplicitamente di “difficoltà finanziarie per ritardi inspiegabili e per la burocrazia”. “La situazione è difficilissima tuonano i sindacati: a oggi tre mensilità e metà della tredicesima mancano a ciascuno dei lavoratori del Briccialdi.
I sindacali avvertono: “In assenza di risposte valuteremo le azioni di mobilitazione necessarie”. Allo stato attuale il Briccialdi conta circa 50 docenti, 3 unità di personale tecnico-amministrative e ben 300 allievi iscritti con un trend in crescita. La presidente dell’istituto, Letizia Pellegrini, del resto ha più volte specificato che negli anni precedenti, da quando il contributo del Comune si è ridotto di due terzi, ai docenti veniva corrisposto solo il netto dello stipendio con una situazione “invisibile”, ma decisamente grave. Dal palco del Secci rimarca: “Per ritardi a volte inspiegabili e per ostacoli burocratici, perdurano le nostre difficoltà finanziarie: i trasferimenti arrivano col contagocce, dietro costante pressione, senza mai certezza né dell’ammontare della ripartizione né dei suoi tempi. Il risultato è che i nostri docenti nel 2018 non hanno percepito due mesi di stipendio e solo un acconto sulla tredicesima, e non hanno percepito lo stipendio nello scorso mese di gennaio”.
A fronte di questo, per fortuna tre buone notizie: la Corte dei Conti ha finalmente firmato il decreto di ripartizione dei fondi residui del 2018, mentre il ministro Tria ha appena firmato il decreto di statalizzazione che implica la ripartizione dei fondi per l’anno corrente. Infine, entro il 20 febbraio è attesa l’approvazione, da parte del Governo, del bilancio riequilibrato del Comune. “Successivamente – precisa la Pellegrini – sarà possibile concordare, tra la Giunta e l’istituto, sia le forme di sostegno che traghettino con solidità l’istituto verso il compimento della statalizzazione, sia le strategie per l’abbattimento del debito residuo maturato dall’istituto nei confronti dell’erario nel triennio 20152017. Il Briccialdi conclude c’è e ci sarà. Spero, l’anno prossimo, di essere ancora qui a raccontare il lieto fine della nostra travagliata storia”.