“Ieri la giunta regionale ha approvato una delibera che valuta di chiedere alla Asl Umbria 2 uno studio approfondito sulla Conca ternana, per valutare il rischio sanitario specifico legato alle fonti prevalenti di emissioni. Entro 90 giorni dovrà esserci un primo approfondimento specifico del rischio sanitario degli impianti di incenerimento presenti in quel territorio. Non abbiamo dunque nulla da nascondere e nessun potere forte da tutelare, ci siamo attivati per avere dati chiari e univoci”: lo ha detto l’assessore regionale Fernanda Cecchini, intervenendo oggi pomeriggio sul tema degli inceneritori di Terni.
“In questa settimana una parte dell’Assemblea legislativa ha tentato di modificare l’iter di una conferenza dei servizi,facendo pressione sulla giunta per provocare un vero e proprio abuso di ufficio”, ha detto Cecchini, con un riferimento diretto all’occupazione dell’aula consiliare da parte di Lega e Cinquestelle. “Per quanto riguarda la materia autorizzatoria – ha sottolineato Cecchini – ci sono direttive europee, norme azionali e leggi specifiche come il decreto 156. La suddivisione tra decisioni politiche e decisioni tecniche è quindi chiara. Non andremo dunque ad inficiare i percorsi stabiliti dalla legge. Prendiamo atto che c’èiter avviato da quattro anni all’interno dalla Conferenza dei servizi, nell’ambito del quale non c’e’ stato un parere univoco della Asl, pur chiedendo di verificare ancora gli effetti di certi impianti sulla salute dei cittadini”. L’assessore ha sottolineato che “le mozioni su Terni Biomassa e su Acea riguardano autorizzazioni diverse. Nel primo caso è una trasformazione di autorizzazione esistente. Per Acea si tratta invece di prevedere un nuovo combustibile e quindi ci sara’ la valutazione di impatto ambientale”.
“Non autorizzeremo mai – ha detto Cecchini – un nuovo inceneritore, come abbiamo sempre dichiarato. Per mettere in discussione le autorizzazioni che gia’ ci sono servono studi specifici per poi procedere con eventuali miglioramenti sulle emissioni. Il primo inceneritore a Terni, va ricordato, è stato autorizzato dalla Giunta comunale di centrodestra guidata da Ciaurro. Il problema piu’ grave per l’aria di Terni è rappresentato dalle attivita’ produttive, dal traffico e dagli impianti di riscaldamento. Puntiamo su una raccolta differenziata di qualita’, ad impianti che operino il recupero mirato all’economia circolare e infine alla distruzione del residuo secco. Stiamo triplicando le colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Abbiamo messo a disposizione dei Comuni dei fondi per la sostituzione delle vecchie caldaie. La giunta regionale – ha ribadito infine Cecchini – non puo’ revocare autorizzazioni che sono state rilasciate perché conformji alle regole”.