I Ternani in maniera composta e democratica si sono ribellati contro la decisione della Regione di procedere con l’inceneritore di Terni di cui nei passati giorni molto si è parlato dalle colonne del nostro giornale. Il corteo era composto da comuni cittadini che hanno manifestato per la tutela dell’ambiente e della loro salute.
La manifestazione ha interessato oltre 3.000 persone e tra quelli al seguito c’era anche Raffaele Nevi, che ha avuto qualche disguido con il presidente del comitato organizzatore,Neri. Il politico di Forza Italia in una nota stampa ha spiegato “Comune e Regione intendono la Conca ternana come un luogo dove si torna indietro nel tempo, come fosse una terra di conquista. Anzi, viste le considerazioni tecniche che sono state espresse nelle ultime conferenze dei servizi non è da escludere che domani potremmo ritrovarci con un nuovo impianto in città, chissà, dopo i due attivi al momento. Quello che preoccupa è che Comune e Asl dal 2012 avevano a disposizione lo studio Sentieri, quello ufficiale in questa materia, che chiedeva agli enti di fare approfondimenti sulla correlazione tra emissioni e impatto ambientale e sanitario. E oggi, stranamente, Comune e Regione chiedono che si faccia un nuovo studio epidemiologico. Perché non si è fatto lo stesso ragionamento con lo studio Sentieri” da parte sua il Presidente Neri, a capo del comitato contro l’inceneritore, che ha fatto ricorso al Tar contro Terni biomassa,pagato dai cittadini, ha spiegato “Abbiamo iniziato a raccogliere donazioni per presentare il ricorso al TAR sulle scelte che riguardano l’inceneritore dannoso per la salute e l’ambiente.Siamo sicuri che la città risponderà e abbiamo già un sacco di adesioni. Il nostro comitato non ha fondi propri e per portare avanti il ricorso serve qualche migliaio di euro. Comunque nei prossimi giorni apriremo anche una raccolta online. Abbiamo sessanta giorni di tempo” .