A Terni continuano i capillari controlli del territorio da parte della Polizia di Stato finalizzati alla prevenzione dei reati, in particolare quelli contro il patrimonio. E’ di questa mattina l’emissione di quattro divieti di ritorno nei confronti di altrettanti italiani residenti a Napoli. Il controllo è scattato quando l’attenzione di una pattuglia della Squadra Volante è stata attratta da una macchina parcheggiata davanti alla stazione ferroviaria con due uomini a bordo.
Dalle informazioni acquisite, gli agenti vengono a sapere che gli occupanti dell’auto erano quattro e che due si erano addentrati nelle vie circostanti.
Una rapida ricognizione e anche gli atri due vengono fermati; nessuno di loro ha i documenti al seguito e vengono portati in questura per il fotosegnalamento.
Dai riscontri dattiloscopici emerge che sono tutti intorno ai 20 anni e che hanno tutti precedenti per reati predatori.
Agli agenti dichiarano che sono in città per visitare dei conoscenti, ma non ne conoscono l’indirizzo.
Per tutti loro il Questore Messineo ha disposto l’emissione della misura del Divieto di Ritorno, per tre anni non potranno più tornare a Terni.
Altri due italiani denunciati in un’altra operazione della Volante.
Nonostante la misura della Sorveglianza Speciale, applicata nei loro confronti per reati di droga, imponesse il divieto di associarsi a persone con procedenti di polizia, due ternani sono stati visti ieri in centro, insieme a bordo di un auto, da una pattuglia della Squadra Volante.
I due, entrambi 28enni, sono stati fermati e dal controllo è emerso che a quello che stava alla guida era stata anche ritirata la patente; doppia denuncia perciò per lui, non solo per la violazione della sorveglianza speciale, come per il suo compagno, ma anche per essersi messo alla guida avendo la patente revocata.
Un cittadino rumeno denunciato per ricettazione dal Commissariato di Orvieto.
E’ stato grazie ad una rapida indagine degli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orvieto che un cellulare, del valore di 700 euro, è stato restituito al legittimo proprietario, che aveva sporto denuncia per furto.
L’uomo ha raccontato di aver lasciato il cellulare sul tavolo di un locale per uscire a fumare una sigaretta e quando era rientrato il telefonino era sparito. Grazie al codice IMEI gli agenti hanno rintracciato il cellulare, finito in provincia di Roma nelle mani di un cittadino rumeno di 30 anni, che aveva inserito una nuova sim card. Inevitabile per lui una denuncia per ricettazione.