Una bimba di otto mesi è affetta da Coronavirus nell’altopiano dell’Alfina, al confine tra Umbria e Lazio, tra le province di Terni e di Viterbo.
La piccola è di Acquapendente, nel Viterbese, ma la madre lavora a Castel Giorgio, località dell’Orvietano, dove si contano altri cinque casi di positivi ai tamponi effettuati.
La conferma si è avuta nel pomeriggio di martedì 24 marzo da parte del sindaco, Andrea Garbini.
Quello della bimba potrebbe essere il primo caso italiano di contagio a pochi mesi dalla nascita, così come sottolineato anche dal sindaco di Acquapendente, Angelo Ghinassi, nel confermare un’appartenenza allo stesso ceppo di contagio degli altri casi nella cittadina del Viterbese, ovvero Castel Giorgio.
Va ricordato a proposito che secondo gli studi effettuati dai ricercatori di fronte al coronavirus Sars-CoV-2 non siamo tutti vulnerabili in ugual misura.
Il Cdc della Cina, la nazione con la casistica più ampia (72.314 pazienti, di cui 44.672 sicuramente affetti dal virus, positivi al tampone faringeo), ha rilevato che la maggior parte (54%) ha più di 50 anni e solo il 10% meno di 30. I bambini al di sotto dei 10 anni rappresentano l’1% dei casi confermati.
I dati del Cdc cinese sono simili ai primi raccolti in Italia.
I bambini, frequentemente colpiti da altre malattie virali, sembrano maggiormente risparmiati dalla Covid-19. Questo perché bambini avrebbero un sistema di difesa immunitaria così sollecitato, già allertato dalle ordinarie infezioni pediatriche, in modo da rispondere meglio all’attacco di Sars-CoV-2.