Due cellulari e un pacchetto con 40 grammi di hashish: è quanto ha sequestrato la polizia penitenziaria nel carcere di vocabolo Sabbione a Terni.
Circostanza resa nota da fonti sindacali. Qualche giorno fa il personale della penitenziaria, in due distinte investigazioni, è riuscito a cogliere in fragranza di reato due detenuti, appartenenti al circuito alta sicurezza (criminalità organizzata) entrambi in possesso del cellulare.
Oltre ai due telefoni, il sequestro di hashish, nascosto in un pacco arrivato dall’esterno. Al momento sono in corso le indagini per capire come sono andate le cose.
“L’operazione è stata possibile grazie al personale – spiega Roberto Esposito, segretario nazionale Sarap (Sindacato autonomo ruolo agenti penitenziaria) – che ha espletato le proprie mansioni di concetto egregiamente, supportato da chi quotidianamente è a contatto con la popolazione detenuta e ne conosce tutte le mosse che possano mettere in atto. Quindi un plauso particolare al ruolo agenti e assistenti che continuano a dimostrare che sono il perno dell’amministrazione penitenziaria e grazie alla loro professionalità e senso del dovere contribuiscono attivamente alla riuscita della repressione dei reati all’interno degli istituti”.