L’Ast resterà ferma per due settimane. Il periodo in questione è quello delle due settimane centrali di agosto, quattordici giorni in cui saranno compiuti interventi di manutenzione. La produzione, a causa di questo stop, subirà una contrazione di circa 55.000 tonnellate.
Tutto bloccato dunque per quasi tutti i 2.350 lavoratori a libro matricola, per i somministrati e per i dipendenti delle ditte terze, esclusi i manutentori, per la tradizionale fermata collettiva estiva fino al 16 agosto.
Per colpa dellapandemia le produzioni da 4-5 mesi procedono a singhiozzo, con il continuo ricorso alla Cassa integrazione. Nell’ultima settimana di luglio sono stati posti in cassa integrazione ex Covid circa 2 mila lavoratori.
I rappresentanti aziendali e del sindacato dopo la fermata estiva torneranno ad incontrarsi per un nuovo accordo sulla cassa integrazione che potrebbe coinvolgere fra 500 e 600 operai.
E’ stato deciso di chiedere al sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, di convocare in tempi rapidi la riunione di chiusura della vertenza, per accelerare i tempi e concludere il percorso concordato con il piano industriale dell’intero sito integrato ternano della Tk-Ast e del sistema dell’ indotto.