Degustato, ammirato nelle vetrine del centro storico, letto e contemplato nei luoghi culturali della città e, adesso, al centro di un convegno per la sua tutela. È lo zafferano che è stato protagonista della mostra mercato, nella città di Santa Rita, giunta quest’anno alla sua 12ª edizione. Con l’intento finale di riflettere sui nuovi orizzonti di impiego della preziosa spezia in campo medico e sulla tutela del prodotto italiano, infatti, il cartellone casciano, ha ospitato, un tavolo che ha fatto incontrare i produttori dell’Associazione Zafferano di Cascia (zafferano purissimo dell’Umbria), guidata da Claudio Giampiccolo, che ha presieduto il convegno, con Gino Emili, sindaco di Cascia, e Giovanni Piscolla, presidente dell’Associazione produttori zafferano italiana.
Quattro associazioni insieme – Una realtà quest’ultima, nata ad agosto, che, oggi, mette insieme quattro associazioni, due umbre, di Cascia e di Città della Pieve, e due toscane, alle quali si aggiungeranno soggetti provenienti dalle zone dei monti Sibillini, delle Marche e della Sardegna. Secondo quanto emerso dall’incontro, in Italia sono 300 i produttori di zafferano, 200 dei quali hanno aderito alla neo associazione, la cui prima attività è stata la costituzione di un marchio collettivo nazionale per la tutela e la promozione dello zafferano, anche sui mercati internazionali. “Il nostro obiettivo principale, oltre alla tutela del marchio – ha sostenuto Piscolla –, è quello di contrastare l’importazione di zafferano dall’estero, soprattutto dall’Iran, che si aggira intorno al valore di 35 milioni di euro all’anno. Un prodotto, privo di qualità, rispetto a quello italiano, e venduto a prezzi stracciati”. “L’associazione – prosegue Piscolla – potrà esaltare le realtà locali, più che assorbirle, con un marchio disciplinare di grande valore, che non ha costi esagerati, rispetto alla denominazione di origine, e darà un carattere identitario a quei territori, conosciuti per la produzione di zafferano, e una maggiore garanzia di una tracciabilità seria”. “In questo momento di crisi economica – ha specificato il sindaco Emili – è importante puntare sulle eccellenze locali, in modo tale da dare ampio respiro ai produttori e, proprio in questa direzione, si muove l’associazione nazionale, che vuole tutelare il marchio dello zafferano”. Sempre la pregiata spezia italiana sarà protagonista di un seminario internazionale, giovedì 6 dicembre, a Perugia, organizzato anche per presentare il sito dell’Associazione produttori zafferano italiana, durante il quale i soggetti aderenti potranno conoscere i sistemi di tracciabilità del prodotto, che individuare persino il campo in cui viene coltivato e poi raccolto.