300 euro al giorno per due anni, per un totale di circa 200mila euro, frutto di visite a pagamento presso l’ospedale veterinario, sono scomparsi dalle casse dell’Ateneo perugino.
Dopo che ordinarie verifiche amministrative hanno rilevato la mancanza di questa ingente somma di denaro, è scattata tempestivamente la denuncia alle forze dell’ordine.
Il direttore del Dipartimento, Fabrizio Reuca, è pronto a controllare tutte le fatture emesse e far luce sulla situazione tramite un’apposita commissione interna.
Il rettore Maurizio Oliviero ha convocato un gruppo di lavoro per indagare le modalità e i retroscena dell’ammanco. Sotto indagine una dei funzionari, mentre la segretaria amministrativa è stata colta da un malore e si è quindi assentata.
Nel frattempo, il dipartimento di Veterinaria ha fermato la propria attività e l’Ateneo sta cercando una soluzione affinché non ci siano interruzioni nel regolare servizio.
Le indagini sul “caso Veterinaria” quindi continuano.