Umbria Jazz 12 è stata la prima edizione del festival nell’Italia della crisi. In uno scenario molto problematico, che si caratterizza per le gravi difficoltà del sistema dello spettacolo e delle attività culturali, talvolta tali da determinare la cancellazione o il pesante ridimensionamento di manifestazioni, Umbria Jazz ha dimostrato forza e solidità.
Grazie alle istituzioni – Regione, Provincia e Comune di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio – con la consueta assenza del Ministero, che, sia tecnico o politico, continua a ignorare il più grande festival jazz italiano ed uno dei più famosi al mondo – e grazie ai sostenitori privati, ma soprattutto grazie al pubblico, che resta il principale sponsor, Umbria Jazz 2012 ha superato la prova. Perugia, ancora una volta, è stata per dieci giorni la capitale del jazz, e non solo del jazz, italiano. Il suo centro storico si è vestito ancora una volta a festa, e soprattutto la seconda parte del festival ha fatto registrare il consueto pienone.
E’ da notare che in tempi di crisi sono sempre le manifestazioni di massa quelle che più ne risentono, non certamente quelle di nicchia e di elite che viaggiano su piccoli numeri. Umbria Jazz resta una manifestazione di massa, e non era per nulla scontato.
L’edizione 2012 incassa poco meno di un milione di Euro, a fronte di 1,2 milioni dello scorso anno, ma con un cartellone di 180 concerti a fronte dei circa 260 dello scorso anno. L’incasso avrebbe potuto essere maggiore, fino a pareggiare addirittura quello del 2011 se soltanto l’arena fosse stata in grado di contenere le richieste per il concerto di Sting.
Musicalmente, è stato un grande festival, degno del livello qualitativo di Umbria Jazz.
Un festival con il jazz nel cuore e che fa del jazz il cuore del cartellone, ma anche un festival di musica “altra”. Sonny Rollins, Sting, Erykah Badu, fino ad arrivare alla straordinaria notte di Ralf: significa che a UJ si suona la musica del mondo, senza preconcetti o steccati. E’ un segno di vitalità di un festival che non per caso il prossimo anno festeggerà prima i 20 anni di Umbria Jazz Winter a Orvieto e poi i 40 anni di vita dell’ edizione estiva.
Intanto,è stato definito il primo tassello del programma dell’ edizione 2013. Sonny Rollins da tempo pensava ad una formula con due trombettisti, da lui mai frequentata. Come omaggio ad Umbria Jazz ed al jazz italiano, i due trombettisti saranno Enrico Rava e Paolo Fresu.
Arrivederci a Umbria Jazz Winter #20 a Orvieto dal 28 dicembre 2012 al 1 gennaio 2013 e a Umbria Jazz 13 a Perugia dal 5 al 14 luglio 2013.