“Alla regione Umbria non dovrebbero mancare le risorse per salvare Umbria Mobilità: ma non c’ è la volontà di mantenerla”: sono parole dure quelle pronunciate dal segretario regionale Ugl Tpl Roberto Perfetti, che vede critica la situazione di Umbria Mobilità e cerca dialogo con Regione e Provincia per cercare di slavare il salvabile.
Anche la stampa ormai è costretta ad essere abbastanza ripetitiva: i 20 milioni della Regione sono finiti, i soldi da Roma ancora non arrivano, il piano di aumento di capitale è fallito, gli stipendi sono in costante pericolo e ritardo come tredicesime e quattordicesime, il bonus di 200 euro una tantum non viene pagato… una giostra di negatività trita e ritrita che ha ormai annoiato anche i più attenti lettori.
Allo stato attuale delle cose non ci sono novità, l’unico dato che l’ Ugl ha messo di fronte all’ opinione pubblica stamattina, nel corso di una conferenza stampa, è la situazione di stallo che tiene sul filo del rasoio oltre 1300 dipendenti e tutto l’ indotto che c’ è intorno all’ azienda di trasporto unico.
Sul fronte partners c’ è ancora in sospeso l’ interessamento di trenitalia, attraverso Busitalia, ma tutto tace in attesa che qualcuno dia una risposta, oltre che alle parti in causa, anche ai fruitori del servizio, recentemente soggetto a tagli di due milioni di kilometri, necessario per contenere i costi, provocando però, dissesti che la cittadinanza non ha potuto lasciar correre, lanciando una petizione che avanza richieste ben precise: un prestito bancario per l’azienda, aumento di capitale sociale sia a Perugia che a Terni, l’attivazione di procedure utili alla razionalizzazione degli oneri gestionali e una revisione degli stipendi corrisposti ai dirigenti.