Il tunisino 44enne accoltellato mortalmente ieri Perugia, sarebbe stato ucciso per aver fatto apprezzamenti e battute sulla figlia dell’ omicida. Un cinquantunenne originario dell’Albania. All'omicidio del nordafricano – i Lassad Gouma- hanno assistito tre testimoni.
In base alla ricostruzione fornita dagli investigatori nel corso di una conferenza stampa, l’albanese Kuci ha impugnato un coltello da macellaio con la lama lunga 20 centimetri e ha aggredito il nordafricano che in quel momento si stava preparando una camomilla nella sala ristoro di quello che tecnicamente è uno spazio di accoglienza notturna (gestito da una cooperativa mette a disposizione 15 posti letto a senza fissa dimora).
La coltellata – secondo i primi rilievi medico legali – avrebbe reciso l'aorta al tunisino, morto nonostante il tentativo di soccorso da parte del 118. L'aggressore prima di fuggire ha minacciato i presenti di non avvicinarsi, è salito in camera a prendere i suoi effetti personali ed ha abbandonato dalla struttura. I carabinieri lo hanno bloccato nella zona della stazione di Fontivegge Individuandolo anche grazie a uno zainetto rossonero del Milan che aveva con sè . Accertamenti sono ancora in corso sulla provenienza del coltello, trovato in un giardino poco lontano dalla struttura di accoglienza.
Dall'indagine è emerso che l'albanese, senza un lavoro stabile, si arrangiava con lavoretti nell'edilizia e come giardiniere. E' risultato clandestino con problemi di alcolismo. Il tunisino invece aveva collezionato piccoli precedenti per spaccio, reati contro il patrimonio e occupazione abusiva di immobili. Recentemente – è stato spiegato – era stato destinatario di un provvedimento di espulsione al quale però non aveva ottemperato