Uccide due impiegate e si suicida – E’ entrato nella sede della Regione al Broletto nella zona di Fontivegge, ha lasciato un documento all’ingresso e si è diretto con l’ascensore al quarto piano. Lui era Andrea Zampi, 43 anni, figlio di titolari di una piccola impresa che s’interessa di formazione e che a quanto pare non aveva ottenuto la conferma dell’accreditamento per mancanza di requisiti fissati dalla legge. Quell’uomo era stato visto più di una volta nei corridoi del Broletto.
Si è diretto verso la stanza dell’ufficio accreditamento, sezione Formazione, e qui ha esploso una serie di colpi con una pistola Beretta semiautomatica, colpendo le due impiegate che si trovavano nella stanza: Daniela Crispolti, 46 anni di Todi (precaria, con un contratto di collaborazione) e la funzionaria Margherita Peccati, 61 anni, di Umbertide, prossima alla pensione dall’Ente, che con la vicenda dello Zampi non avevano nulla a che vedere.
Poi è uscito ed ha cominciato a camminare lungo il corridoio esplodendo altri colpi che fortunatamente non hanno raggiunto nessuno, anche perché gli impiegati, allarmati per i colpi di pistola, si erano chiusi negli uffici.
Lo hanno sentito gridare più volte: “Mi avete rovinato…”. Poi ha rivolto la pistola alla sua tempia e si è suicidato.
Le due impiegate, gravemente ferite, sono state soccorse, ma ogni intervento è risultato inutile e la morte è sopraggiunta poco dopo. Anche per lo Zampi è stato tentato un aiuto, ma anche per lui è stato inutile.
A Dicembre era stato intervistato. Andrea Zampi era stato intervistato a dicembre da alcuni studenti della Scuola di Giornalismo radiotelevisivo di Pontefelcino nell’ambito di una inchiesta giornalistica sui corsi di formazione e sui finanziamenti degli stessi. In quell’occasione Zampi aveva manifestato il suo disappunto per una burocrazia – spiegò allora – che aveva fatto sì che i fondi a lui stanziati fossero stati sospesi. Queste le sue parole: “Mi mancavano tre cartellini, libretto di fumo, macchine in movimento, una cavolata: mi hanno tolto un accreditamento e di conseguenza i 160 mila euro di finanziamento approvato.. io sono finito”.
L’impressione in città è altissima.
Il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, che ha proclamato il lutto cittadino, ha detto: “E’ una tragedia immane, frutto di un clima orribile legato alla attuale sitiuazione economica. Una tragedia orribile per le loro famiglie e per tutti noi. Uno dei momenti più brutti. Dovremmo riflettere tutti..”.
Il Presidente della Provincia Guasticchi, ha detto: “E’ un episodio che testimonia il clima di follia che serpeggia nel nostro Paese che può esplodere e degenerare in tragedie inimmaginabili”.
La presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini, appena avvertita della tragedia del Broletto è rientrata a Perugia da Roma dove si trovava alla riunione della Direzione nazionale del PD.