Il 5 marzo 2014, ore 9.00 a San Venanzo (TR) località Ospedaletto presso il posto fisso del Corpo Forestale dello Stato centro recupero animali selvatici, il Comandante della Stazione di Gualdo Cattaneo (PG), M.O. Raimondo SAVASTANO, libererà i 18 esemplari di volatili appartenenti alla famiglia dei fringillidi sequestrati il giorno 8 febbraio scorso dai Carabinieri della Stazione di Gualdo Cattaneo.
Nel pomeriggio dell’8 febbraio, durante un controllo alla circolazione stradale, una pattuglia dei Carabinieri, capeggiata dal Comandante della Stazione, aveva fermato un furgone con targa bulgara con alla guida un rumeno di 47 anni, in Italia senza fissa dimora. Insospettiti dal mezzo, i militari avevano proceduto al controllo e, nel vano bagagli, avevano rinvenuto 2 gabbie in legno di varie dimensioni, contenti complessivamente 18 piccoli volatili di specie protetta, per la precisione n. 4 “Pyrrhula Pyffhula” meglio noti come Ciuffolotti Europei e n. 14 esemplari di “Fringilla Montifringilla” ovvero la Peppola, tutti del genere dei passeriformi ed appartenenti alla famiglia dei fringillidi.Gli animali erano stati posti sotto sequestro e messi in quarantena presso il centro di recupero dopodiché, consentire al personale veterinario dell’ASL di stabilire il percorso di riabilitazione ed il successivo reinserimento nel loro ambiente naturale.
Il rumeno, che non aveva fornito alcuna indicazione sulla provenienza e destinazione dei volatili, è stato denunciato in stato di libertà per violazione dell’art. 30, n. 1- lett. h. della Legge 157/1992 che stabilisce, quale sanzione penale “l’ammenda fino a euro 1.549 per chi abbatte, cattura o detiene specie di mammiferi o uccelli nei cui confronti la caccia non è consentita o fringillidi in numero superiore a 5…..” Inoltre, sempre la stessa normativa, all’art. 31 n. 1 – lett. g prevede, quale sanzione amministrativa, il pagamento della “somma da 103 euro a 619 euro, tra l’altro, per chi abbatte cattura o detiene fringillidi in numero non superiore a cinque”.Un viaggio questa volta fortunato per i poveri uccelli che al termine del percorso riabilitativo guadagneranno la loro libertà in terra Italiana grazie alla pervicacia ed alla sagacia dei militari della pattuglia dei Carabinieri ai quali non è sfuggita la particolare situazione di disagio e clandestinità con la quale veniva trasportati i poveri animali.