La Procura indaga per maltrattamenti
I sanitari dell’equipe del pronto soccorso e dalla Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Perugia, dopo il salvataggio del bimbo di un anno, giunto domenica mattina al 118 per un arresto cardio-circolatorio e ipotermia, note le condizioni critiche del bimbo si consultaticon gii specialisti del centro pedriatico Meyer di Firenze. Nella serata di ieri è stato autorizzato il trasferimento in elicottero al centro specialistico toscano dove ora il piccolo si trova in rianimazione ed in condizioni critiche.
I sanitari dell’ospedale specialistico cureranno il bambino dalle diverse lesioni riportate sul corpicino, oggetto dell’indagine in corso della Procura del capoluogo umbro. L’indagine è condotta dalla squadra mobile della questura perugina nel riserbo più assoluto.
Il procuratore della Repubblica, Raffaele Cantone in un comunicato diffuso ha dichiarato “Sono in corso gli approfondimenti investigativi, finalizzati a ricostruire la dinamica degli eventi ed eventuali responsabilità penali”. Gli esami medici effettuati dai sanitari del Santa Maria – in base a quanto ha riferito la Procura – hanno evidenziato sul corpicino del piccolo una frattura “pregressa” dell’omero destro, in seguito alla quale era stato ricoverato nello stesso ospedale di Perugia il 24 marzo scorso.
E una frattura alla testa, nella parte sinistra, ed inoltre una tumefazione sempre al capo, “in sede frontale destra”.
A portare il bimbo in ospedale è stato un amico della mamma con la propria auto, il piccolo era avvolto in una coperta bagnata. La madre si sarebbe giustificata con i sanitari del pronto soccorso dichiarando che, il pupo aveva ingerito male un biscotto che lo stava soffocando e dopo i vari tentativi per tirare fuori dalla bocca il dolcetto, gli avrebbero gettato addosso dell’acqua fredda. Una ricostruzione confusa, su cui indagano gli agenti della questura perugina, soprattutto alla luce delle altre lesioni precedenti riscontrate sul corpicino. Domenica sera presso gli uffici della questura sono stati sentiti a lungo la madre del bambino e diversi altri testimoni.