Una collaborazione tra la Commissione d'inchiesta dell'Assemblea legislativa dell'Umbria sui fenomeni di tossicodipendenza e infiltrazioni criminali e l'Università degli Studi di Perugia, per superare i problemi della devianza giovanile attraverso azioni comuni.
Questo il tema dell'incontro nella sede di Piazza dell'Università, a Perugia, fra il Rettore Franco Moriconi e i membri della commissione presieduta da Paolo Brutti. Ampia disponibilità da ambo le parti per trovare soluzioni alle problematiche inerenti la sicurezza e sul rilancio del centro storico del capoluogo utilizzando gli spazi per creare aule, biblioteche, centro formativi, ma si è parlato anche di ampliare l'offerta di cultura e intrattenimento.
La Commissione d'inchiesta dell'Assemblea legislativa dell'Umbria per il contrasto ai fenomeni della tossicodipendenza e delle infiltrazioni criminali ha incontrato il Rettore dell'Università degli studi di Perugia, Franco Moriconi, per uno scambio conoscitivo sui problemi della vivibilità e della salute dei giovani in una città che deve “scrollarsi di dosso la nomea di capitale della droga e incanalarsi verso il più consono ruolo di capitale della cultura”.
La Commissione d'inchiesta, presieduta da Paolo Brutti (Idv) e composta dal vicepresidente Roberto Carpinelli (Psi) e dai consiglieri Gianluca Cirignoni (Lega Nord), Giancarlo Cintioli (Pd), Sandra Monacelli (Udc), si era già confrontata con il Dipartimento di Sociologia sulle problematiche sanitarie, legali ed economiche legate al fenomeno della devianza giovanile.
L'Università sta affrontando tali problematiche con una equipe dedicata e con un progetto che mira ad incrementare l'offerta sia culturale che di svago come alternativa ai problemi emersi negli ultimi anni e rivitalizzazione dell'ateneo e di tutte le sue strutture.
“Dovremo lavorare con la Commissione del Consiglio regionale su un progetto che riguarda non solo la città ma tutto il territorio regionale – ha detto il Rettore -. Dobbiamo agire in favore dei nostri giovani, offrendo loro alternative alle attuali, ridotte possibilità di svago e di vissuto della città.
“Vogliamo ripopolare Perugia con studenti che non debbano stare seduti sulle scale della Vaccara ma possano usufruire di strutture dedicate, aule, biblioteche e centri formativi nel cuore del centro storico. Serve anche una maggiore proposta di intrattenimento culturale, per evitare che sia necessario possedere un'automobile, dato che molti non ce l'hanno, per andare al cinema, ma penso anche ad una città dello sport, elemento fondamentale nella vita di un giovane, che non sia solo a beneficio degli studenti ma di tutti, in questo caso sfruttando le zone universitarie della Pallotta”.
Moriconi ha annunciato anche un rilancio internazionale dell'Università, con iniziative tese alla conquista di un mercato che può dare molto all'economia e alla vita sociale della città. In questo senso si sta lavorando in maniera specifica sulla vasta platea di studenti cinesi, contattati nelle scuole dove già si trovano docenti e ricercatori che parlano italiano e possono fare da tramite per un avvicinamento all'Ateneo perugino. Anche qui ritorna il tema della sicurezza, essendo accertato che proprio i cinesi sono la popolazione più vulnerabile rispetto agli attacchi della microcriminalità.
Soddisfazione dei commissari per le scelte annunciate dal Rettore e volontà di coinvolgere anche il sindaco di Perugia, con il quale si incontreranno mercoledì prossimo, sul rilancio della città e dell'offerta per gli studenti: “Abbiamo riscontrato ampia disponibilità – ha detto Brutti –a collaborare per trovare una soluzione comune ai problemi di cui siamo venuti specificamente a parlare, vale a dire quelli della devianza giovanile e della tossicodipendenza. Apprezziamo anche la volontà di far vivere meglio ciò che la città può offrire e di riconnettere il tessuto regionale riunendo le varie sedi universitarie e di ricerca scientifica sparse sul territorio e rivitalizzarle, facendone centri di interesse anche internazionale, convogliando qui persone, occasioni ed esperienze, dandogli occasioni di studio e di ricerca nella piacevolezza dei luoghi”.