Il comitato No Inc di Terni contesta i verbali dell’audizione del comandante del Noe alla commissione antimafie sui conferimenti effettuati a Terni Biomasse ed Acea che hanno portato alla denuncia di 22 soggetti.
Le ipotesi di reato contestate riguardano violazioni delle prescrizioni sulla gestione dei rifiuti con il conferimento di migliaia di tonnellate di materiale non conforme e conseguente reato di inquinamento ambientale.
Un’inchiesta partita nel 2016 e conclusa con la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari a 40 persone che sono in attesa delle decisioni del giudice.
“Abbiamo appreso – dice Neri presidente del comitato – che tutti e due gli inceneritori sono sotto processo a Firenze con accuse pesantissime: associazione a delinquere e traffico illecito di rifiuti. Imputazioni legate a un’inchiesta partita dalla Dda di Firenze perché all’interno del circuito ci sarebbe stata un’azienda collegata al clan dei Casalesi che gestiva un traffico di pulper ‘modificato’ con idrocarburi. Per tutto il 2013 e il 2014, secondo quanto riportato dai verbali dell’audizione del comandante Motta è stato utilizzato questo pulper. Dal verbale conclude Neri risulta che il Noe aveva individuato questo pulper non conforme e la loro indagine si è quindi andata a incrociare con quella della Dda di Firenze”. “Era lo stesso flusso dice ancora il comandante Motta perché il pulper da cartiera veniva conferito sia all’uno che all’altro inceneritore”.