Un altro suicidio nelle carceri umbre: secondo indiscrezioni si tratterebbedi un rumeno di 32 anni, che ha deciso di farla finita impiccandosi, nel carcere ternano di Vocabolo Sabbione.
L’ episodio sarebbe avvenuto ieri(martedì)pomeriggio, avrebbe utilizzato la cintura dell’accappatoio per togliersi la vita.
Il gesto del 32enne avrebbe lasciato sorpresi un po’ tutti, operatori carcerari in primis, che lo definiscono come il classico tipo tranquillo, per così dire, visto che era dietro le sbarre per furto e rapina,(gli restava da scontare circa un anno), ma comunque uno che non aveva mai creato problemi.
Quello di ieri è stato il secondo suicidio nel carcere ternano dall’inizio di quest’ anno, il primo caso fu quello di un marocchino di 56 anni che si era impiccato il 24 gennaio scorso.
Il dato nazionale è di 27 suicidi nei primi sei mesi del 2013, forse la situazione dovrebbe far riflettere sulle reali condizioni di detenzione, inoltre c’ è anche chi ci lavora, e lo fa in un contesto tutt’ altro che piacevole o tranquillo, sicuramente sono diverse le condizioni di permanenza nei penitenziari, tra detenuti e operatori, tuttavia entrambe le categorie sono sottoposte a problematiche di vario genere da prendere seriamente in considerazione.