Una notte della metà dello scorso mese di gennaio, nei pressi di un noto bar di Fossato di Vico, un minore diciassettenne di Sigillo, viene ricoverato presso l’ospedale Civile di Gubbio-Gualdo Tadino per una grave intossicazione da assunzione di alcoolici. Viste le gravi condizioni, il minore viene trasferito presso l’Ospedale di Foligno
per essere poi ricoverato nel reparto di rianimazione, perché in coma. Il giorno dopo viene dimesso con diagnosi seria e con richiesta di valutazione del SERT. I militari della Stazione di Sigillo ,intervenuti sul posto acquisiscono dai presenti le necessarie informazioni peravere un quadro chiaro della situazione. La ricostruzione: il giovane era uscito di casa intorno alle ore 20.30 circa e poi si era recato presso un locale di Sigillo dove aveva consumato vino e superalcolici in quantità abbondanti. Aconfermare la vicenda un suo amico, anche egli minorenne. Per quanto accaduto i carabinieri provvedevano a raccogliere le dichiarazioni da parte della responsabile del locale una ragazza 23enne,
la quale confermava la presenz del minore, ma dichiarava di avergli somministrato solamente una bevanda analcolica “Cocacola”. Vista la gravità della situazionevenivano ascoltati molti testimoni. Ricostruita la situazione con estrema precisione dai militari della Stazione CC di Sigillo e individuate le responsabilità,veniva denunciata in stato di libertà la donna che gestiva il locale, colei che quella sera aveva somministrato le bevande alcoliche al minore. I reati contestati sono quello di induzione alla ubriachezza, lesioni personali gravissime e la violazione amministrativa prevista per chi somministra bevande alcoliche a persone di età compresa tra i 16 e 18 anni