Il comando provinciale delle Fiamme Gialle di Perugia in otto mesi ha operato sequestri da 30 milioni sui patrimoni dei grandi evasori.
«Abbiamo dato impulso a questa attività dopo aver accertato reati fiscali, una strategia che riteniamo efficace nel contrasto a questo fenomeno», dice il colonnello Dario Solombrino (nella foto).
In questo 2018 in corso sono stati 120 i soggetti denunciati all’autorità giudiziaria per un’evasione superiore alle soglie previste dalla legge. Risultati rimarcati volentieri da chi ha fatto del contrasto ai furbetti delle tasse il primo obiettivo della sua azione, iniziata quattro anni fa (nel settembre 2014).
«Il bilancio dell’attività dei reparti della provincia di Perugia è estremamente positivo in tutti i settori strategici. In particolare è stata orientata al contrasto alle più gravi frodi fiscali e allo sperpero di denaro pubblico. Grazie alla collaborazione con le Procure di Perugia e Spoleto e con la procura regionale della Corte dei conti è stata svolta un’azione di recupero dell’evasione per centinaia di milioni. Il procuratore De Ficchi ha anche costituito un apposito pool contro i reati economici e finanziari», è la sintesi del colonnello. Anche così sono nate grandi inchieste come quella denominata Great Energy (il presunto sodalizio operava nel campo della fornitura elettrica) che ha portato all’esecuzione di nove misure cautelari e vede coinvolti anche due imprenditori locali e un avvocato. Si ipotizza non siano state pagate accise e Iva per un importo di circa 20 milioni di curo. Altrettanto importante è stata la scoperta di una presunta maxi frode nel campo dei carburanti. Tutte indagini coordinate con grande attenzione dal procuratore capo De FicchI, che a questo filone tiene in modo particolare».
«Sono stati importanti anche altre attività orientate alla tutela della spesa pubblica e per evitare gli sprechi – prosegue Solombrino -, un impegno a difesa delle imprese sane contro i fenomeni che inquinano la leale concorrenza, dalle frodi all’abusivismo commerciale al lavoro nero». Ma non è mancata l’attività investigativa con sequestro dei patrimoni illeciti della criminalità organizzata con il Gico in prima linea, e poi la lotta alla corruzione e al riciclaggio, anche grazie alle centinaia di segnalazioni fatte ogni anno dalle banche. Ma le fiamme gialle tengono alta la guardia anche sui flussi della droga: da mesi si susseguono gli arresti di corrieri nigeriani e i sequestri di stupefacente da parte del Goa, così come blitz in luoghi sensibili come i parchi (ad esempio il Chico Mendez) con le unità cinofile. In otto mesi sono stati tolti dal mercato illecito quasi un chilo di eroina e un chilo di cocaina.