di Domenico Paladino – “Scandalo”, la bellissima commedia di Arthur Schnitzler, approda al Teatro Morlacchi di Perugia da mercoledì 18 a domenica 22 gennaio.
Ambientato all’inizio del Novecento, nei salotti della ricca borghesia viennese, il testo ferocissimo dello scrittore austriaco è la storia di una emarginazione: Toni (Astrid Meloni) è una ragazza di una classe sociale povera che fa innamorare il ricco rampollo di una famiglia e da lui aspetta un figlio. Ma il giovane muore e lei resta a far parte di una famiglia che non la vuole, non la accetta, la osteggia e la considera una “diversa”. Della famiglia fa parte Stefania Rocca che è Emma Weber la sorella della moglie del capofamiglia, l’attore Franco Castellano, nello spettacolo diretto da Franco Però con la compagnia stabile del Teatro del Friuli Venezia Giulia (Filippo Borghi, Adriano Braidotti, Federica De Benedittis, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana) .
Si legge nel sito di repubblica.it, in un servizio dedicato allo spettacolo firmato da Anna Bandettini e datato luglio 2015: «Emma non è la classica donna borghese, si interroga su certe convenzioni del suo ambiente, su certe regole che anche lei considera sbagliate. E all’inizio cerca anche di aiutare il nipote e questa povera ragazza. Ma non ce la fa a combattere con il suo stesso ambiente e praticamente soccombe», spiega Stefania Rocca.
«Il testo è bellissimo perché ci mette di fronte dinamiche sentimentali attualissime, anche se non è un testo moderno. La ragazza, Toni, potrebbe essere una immigrata, una tunisina, una araba… Verso di lei prima fingono di essere gentili, tolleranti, poi però quando dovrebbero accettarla dentro la famiglia si scatenano le reazioni, la paura innanzitutto perché, esattamente come gli immigrati, anche Toni è una che scombina l’assetto ordinato dei principi e della morale di quell’ambiente, le sicurezze in cui ci rinchiudiamo. Emma, il mio personaggio è l’unica che prova, pur stando dentro le convenzioni, a sfidarle ma poi finiscono per schiacciarla, e il suo sarà un destino di grande frustrazione».
Stefania Rocca è tra le poche attrici a recitare indifferentemente al cinema, in tv e in teatro dove è partita alla grande con un lavoro del grande Robert Lepage dove recitava nuda, poi con Jerome Savary, «e poi sono nati i miei due figli e tutto è stato più difficile – racconta- perché in teatro devi girare, andare in tournée e finché erano piccoli era impossibile. Ora hanno 5 e 7 anni,è diverso. E sempre faticoso tenere assieme tutto, ma un po’ meno, e cerco di arrabattarmi. Diciamo che ogni due anni riesco a recitare sulla scena. L’ultima volta era stato con Ricordo con rabbia di Osborne, dove ero una donna sottomessa ai sentimenti, ora Scandalo che mi piace moltissimo».
Felicissima del personaggio («mi piace lavorare a teatro, perché se nel cinema e nella tv la cinepresa ti ruba qualsiasi cosa e dunque devi stare attenta a togliere, a ridurre i tuoi sentimenti e la tua espressività, a teatro è il contrario devi esagerare»).
E il cinema? «Ho girato a maggio “Abbraccialo per me” di Vittorio Sindoni, le vicende di una famiglia anche lì, però intorno a un bambino troppo energico».
Contenta? «Sì, di me sono contenta mi sono sempre piaciute le cose che ho fatto e continuo a divertirmi, anche quando durante le prove magari ci sono momenti tesi, perché io sono una rompiscatole».