Supera il 20% l’affluenza alle urne alle ore 12 secondo i dati parziali pervenuti del Viminale. Quando sono pervenuti i dati di 7.895 Comuni su 7.998 la percentuale della partecipazione al referendum era del 20,12%. In Umbria era del 19,70%. Non e’ richiesto il quorum. Alla stessa ora per il referendum sulle trivellazioni del 17 aprile scorso aveva votato l’8,36% degli elettori.
Ma ci sono dei fortissimi dubbi sulla qualità delle matite utilizzate per marcare il Si o il No; ad esempio sono state sostituite a Catania dopo la denuncia di un elettore che si è rifiutato di votare, e sono risultati esattamente 3 i lotti difettosi forniti nella scuola Dante Alighieri. Ad intervenire sono stati i funzionari della prefettura etnea dopo una segnalazione da parte della Digos.
La stessa cosa è accaduta a Vibo Valentia, dove sono state molte le proteste degli elettori in diversi seggi della città:lematite non sarebbero copiative (cosi’ come prevede la legge) ed alcuni elettori hanno chiamato la Digos che è intervenuta ed in particolare nel seggio numero 6 sito nella zona alta della città.Ma analoghi problemi con le matite si stanno presentando in diversi seggi della città di Vibo e la cosa diventa dubbiosa, sono stati segnalati pure da alcuni presidenti di seggio. Diversi elettori per tali motivi si sono rifiutati di votare, mentre altri – dopo aver provato la matita su un foglio bianco e visto che si cancella facilmente – hanno fatto mettere a verbale tale circostanza. Matite non copiative anche nel seggio speciale del carcere di Vibo Valentia. Le matite “copiative” vengono utilizzate in Italia per votare perché il loro tratto non e’ cancellabile e dovrebbe cosi’ evitare brogli alterando le schede gia’ votate.
Occorrerebbe verificare se anche in Umbria si sono gli stessi problemi .
Consigliamo a chi deve ancora votare di chiedere il test prima di votare . Consigliamo anche ai malati, costretti in ospedali, di chiedere di poter votare .
In Italia sono 46.700.000 i cittadini che voteranno, in Umbria saranno 675.410 gli aventi diritto al voto