Un terzo dei professionisti froda il fisco. Dopo i controlli sulle attività commerciali, dai bar ai ristoranti, dagli agriturismi agli economici bed & breakfast, anche l’esercito di professionisti umbri sono finiti nella rete dei controlli della Guardia di finanza di Perugia.
Nei primi quattro mesi dell’anno sono state fatte delle verifiche a campione tra avvocati, geometri, commercialisti, ragionieri, odontoiatri, architetti e notai
per capire qual’era il tasso di irregolarità contabili delle varie categorie. Della trentina di analisi contabili sono state concluse undici verifiche fiscali che hanno consentito di accertare una base imponibile sottratta alla tassazione Irpef pari a due milioni e 10.655 euro ed un Iva dovuta pari a 178.231,00. Uno dei professionisti controllati avrebbe anche omesso i versamenti mensili dell’Iva per un importo pari a 50.842 euro.
Quindi irregolarità in circa un terzo dei controlli che rispecchiano la media nazionale.